Il Limone è originario dell'India e dell'Indocina e, secondo alcuni studiosi è un ibrido naturale tra il cedro e il lime.
L'albero del limone, normalmente spinoso, può essere alto fino a 6 metri e ha un portamento aperto con i rami che portano i frutti procombenti.
Poiché il limone è specie rifiorente si hanno fioriture in primavera, con la produzione dei limoni invernali, e in settembre, da cui derivano i cosiddetti verdelli (che maturano nell'estate seguente). Il limone è piuttosto sensibile al freddo e soffre già a temperature intorno allo zero.
Si innesta su diversi portinnesti, quali il limone volkameriano e l'alemow, il mandarino cleopatra e l'arancio amaro, però risulta incompatibile con alcune varietà come la "Monachello".
A differenza di altri agrumi, i limoni possono maturare anche una volta raccolti; spesso, infatti, vengono spediti ancora verdi - protetti da un trattamento fungicida e da un'inceratura – e quindi trattati in seguito per farli maturare: per questo motivo non è consigliabile utilizzare le bucce dei frutti, a meno che non si tratti di coltivazioni biologiche.
Il limone biologico viene coltivato con metodo biologico senza l'aggiunta di diserbanti e fertilizzanti chimici ed in questo caso, si può tranquillamente utilizzare in cucina la buccia, anche per la preparazione di liquori come il limoncello.
Il limone ha origini asiatiche proviene dalla Cina e dall'India dove era conosciuto per le sue proprietà antisettiche, antireumatiche , astringenti. Veniva anche usato come antidoto per i veleni e utilizzato dagli Egizi per imbalsamare le mummie e dai Greci come antitarme o per profumare la biancheria.
In Occidente si diffuse grazie agli Arabi che lo portarono in Sicilia.