La riserva conserva ancora caratteristiche tipiche della Campagna Romana, con usi agricoli prevalentemente estensivi. E' interessata ad est dalle ultime propaggini del tessuto urbano, al limite del quale si erge l'edificio residenziale pubblico di Corviale, lungo un chilometro. Qua e là grandi contenitori e attrezzature urbane: un grande deposito di autobus dell'azienda comunale di trasporto, un ospedale, il centro direzionale dell'Alitalia, destinato a diventare, in seguito ad un discusso accordo di programma, un centro di funzioni terziarie diversificate di notevole carico urbanistico.
Nei secoli passati questo territorio offriva allo sguardo del visitatore boschi, pantani, fiumicelli, monumenti, casali, fontanili, torri d'avvistamento. Su questi terreni da sempre l'uomo ha praticato l'agricoltura e l'allevamento: nel Rinascimento il fiorire di ville urbane favorì l'insediamento delle "vigne", l'orto romano dove si coltivavano frutta, verdure in quantità, cereali. Solo nei secoli successivi la malaria ha provocato lo spopolamento di parte della campagna, ma sulle zone più alte hanno continuano ad essere costruite ville suburbane quali luoghi di villeggiatura.