Un canale artificiale strategico della Roma medievale
Il fosso detto dell'Acqua Mariana fu realizzato nel 1122 da Papa Callisto II per rifornire i mulini dell'Agro Romano in quanto all'epoca gli acquedotti non erano più funzionanti, ad eccezione dell'Acquedotto Vergine. Era dunque necessario potenziare gli approvvigionamenti idrici.
Il canale partiva da Squarciarelli, presso Marino-Grottaferrata, attraversava Morena, passava vicino al Casale di Roma Vecchia, seguiva poi gli antichi acquedotti, raggiungendo Porta Furba, Via del Mandrione, quindi attraversava l'Appia Nuova, correva lungo l'attuale Via Sannio ed entrava a Roma presso Porta Metronia, per poi passare lungo la Valle Murcia, il Circo Massimo e sfociare nel Tevere presso la Cloaca Massima.
Al giorno d'oggi l'acqua presente non proviene più da Squarciarelli ma dall’Acquedotto Marcio.
Nel '900 molte zone attraversate dall'Acqua Mariana vennero urbanizzate e per questa ragione il suo corso venne in parte cambiato.
Attualmente l’acqua è stata deviata nel Fosso del Calicetto che confluisce nell’Almone.