Nell'ambito della manifestazione "Parchi Narranti", dopo la prima giornata di Laboratorio tenutasi lunedì 30 settembre, Alfonso Prota lunedì 21 ottobre alle ore 16.00 - sempre a Palazzo Orsini a Bomarzo - dirigerà il secondo di tre incontri del Laboratorio di Narrazione dal titolo "Che cosa sono le nuvole?" che intende lavorare sul paesaggio a partire dai patrimoni narrativi di un territorio e dalle sue rappresentazioni. Il laboratorio continuerà con un altro incontro il 28 ottobre.
Il Laboratorio di Narrazione è aperto a tutti (su prenotazione: 3475016110) ed è gratuito. Non è necessario aver partecipato al primo incontro per accedere al Laboratorio.
Le suggestioni-programma del Laboratorio, suddivise per giornate di lavoro, sono:
GIORNO 1 – IO SONO. SILENZIO e SUONO. Siamo la nostra voce. Siamo Silenzio, Rumore e Suono. Siamo un ritmo. CINQUE OGGETTI. Siamo i nostri cinque oggetti. Storia fanta-biografica. Siamo un’altra persona. Siamo un incontro.
GIORNO 2 – PAESAGGIO. PAESAGGI RITRATTI. METALOGO. Dialogo metafisico sul Paesaggio. Accettare ogni definizione di Paesaggio. RITRARRE PAESAGGI. La mappa non è il Paesaggio. Guardare con le orecchie.
GIORNO 3 – RACCONTO. PARCHI NARRANTI. Il racconto intreccia relazioni. La narrazione cambia la realtà. IL FILO DEL RACCONTO. Costruiamo una storia di Frammenti. Raccogliamo memorie e trasformiamole in storie.
Il programma è indicativo e potrà subire delle lievi variazioni in funzione del gruppo di partecipanti.
Si consiglia di dotarsi di quaderno/blocco con pagine bianche (meglio se non a righe e quadretti), auricolari/cuffie con filo, penne/pennarelli/matite, cinque oggetti (di materiali differenti, naturali e artificiali, in due e tre dimensioni, astratti e figurativi) con diverso grado di “attaccamento” (per cose troppo preziose, foto, purché stampate, o “simboli” che ne sono riferimento/rappresentazione). I cinque oggetti e i materiali prodotti accompagneranno il gruppo per tutta la durata del corso.
Piccolo MANIFESTO del Laboratorio
Non usare mai la “gomma”, “disegna” sempre qualcosa, c’è un tempo d’inizio ma non di fine, i giochi terminano quando l’ultima persona ha finito, i suoni/colori/materiali sono di tutti e bisogna farne tesoro, non usare due suoni/colori/materiali assieme e lascia sempre qualcosa a chi viene dopo. Puoi “diluire” e “mischiare” tutto. Se hai finito puoi aiutare, ma chiedilo. Se hai bisogno, puoi chiedere aiuto, ma a una persona per volta. Quello che usi deve essere riposto. Dopo ogni attività immagina come applicarla con i piccoli bambini e restituisci al gruppo la tua esperienza. Non prendere appunti, ma segna tutto quello che ti viene alla mente.
