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Uomo e territorio

Uomo e territorio

Comuni

Le vestigia del passato sono le vere protagoniste del parco. Lo stesso abitato di Sutri, detta Porta d'Etruria dalla storico romano Livio, è ricco di testimonianze storiche ed artistiche.

Quanto alla Villa Savorelli, la sua costruzione risale ai primi anni del Settecento ad opera della famiglia dei marchesi Muti-Papazzurri. Passata in proprietà ai conti Savorelli, quindi agli Staderini, venne alfine acquistata dal Comune di Sutri. A pianta rettangolare, la villa prospetta con la facciata principale sul grande ed elegante giardino che occupa la fascia meridionale del pianoro. Si tratta di un giardino all'italiana, con siepi di bosso a labirinto secondo i canoni dell'epoca, impreziosito da una fontana in peperino con vasca circolare. E' aperto al pubblico.

Storia del territorio

La frequentazione umana risale ad epoche preistoriche, come attestano resti di abitati dell'età del Bronzo, tombe, reperti ceramici. Prima della conquista romana Sutri viene considerata dagli storici un piccolo centro, probabilmente inserito nel territorio di Veio oppure in quello falisco.

Dopo la caduta di Veio la città entra con decisione nell'orbita romana e nel 383 a.C., con ogni probabilità, diventa colonia latina assumendo un rilevante ruolo militare per la penetrazione romana nell'Etruria. La posizione lungo la via consolare Cassia le assicura un'importanza mantenuta anche nel medioevo, quando diventa possedimento della Chiesa e viene coinvolta nelle lotte tra bizantini e longobardi. Più volte sede di concili e storici consessi, occupata dalle truppe francesi alla fine del Settecento, fece parte dello Stato Pontificio seguendone le sorti fino all'Unità d'Italia.

Archeologia e arte

Parte integrante del Parco Regionale dell'Antichissima Città di Sutri, la Villa Savorelli occupa il colle San Giovanni, un tempo facente parte del Burgo Sutrino oggi scomparso.

In pieno XVI secolo la villa, nella sua originaria struttura di casa signorile di campagna, era proprietà della famiglia fiorentina Altoviti a  seguito di una donazione da parte di Papa Clemente VII.

Dopo un periodo di “abbandono” della proprietà sutrina a favore di altri interessi nella città di Roma, l'ultimo discendente degli Altoviti nomina, nel 1629, il marchese Giovanni Battista Muti Papazzurri erede universale; quest'ultimo inizia a intervenire, con nuovo vigore, sull'intero possedimento, effettuando un primo ingrandimento della proprietà, verso il cosiddetto “Castello di Carlo Magno” e verso l'anfiteatro e, successivamente, curando la riedificazione della Chiesa e l'ampliamento della villa con nuove aree di pertinenza.
Estinta la famiglia Muti – Papazzurri verso la metà del '700, i conti Savorelli di Forlì ne divengono gradualmente gli eredi e ne saranno i proprietari fino al 1944, ovvero fin quando la Villa non venne incendiata dalle truppe tedesche in ritirata, durante la II Guerra Mondiale.

Al termine del conflitto gli ultimi eredi Savorelli vendono tutta la proprietà alla famiglia romana Staderini, la quale provvede alla ricostruzione della villa distrutta. Tra i grandi personaggi del periodo, è da sottolineare la presenza del pittore Giorgio de Chirico, che cura il colore della facciata della villa.
Dal 7 ottobre 1987, a seguito del fallimento dell'ultimo proprietario, l'intero compendio immobiliare (Villa, Chiesa Madonna del Monte e terreni adiacenti) passa in proprietà al Comune di Sutri.
La Villa si presenta con dimensioni proporzionate e raffinate; la facciata principale, di una semplicità quasi austera, risulta divisa in due ordini da un'alta cornice marcapiano che contiene lo stemma di famiglia (Altoviti);  l'ordine superiore comprende la ripartizione simmetrica delle quattro aperture di ognuno dei due piani; l'ordine inferiore è rafforzato da una leggera scarpa e dalla grande cornice del portale.
Gli spazi interni, articolati su pianta pressoché quadrata in tre livelli abitabili più i locali seminterrato, sono attualmente adibiti a: p.t. svolgimento di convegni, seminari e manifestazioni varie; p.1 sede del Parco regionale dell'Antichissima città di Sutri; p.2  verrà adibito a struttura ricettiva per i pellegrini in transito sulla Via Francigena.