All'ingresso di Percile s trova una grande "peschiera" riempita dalle acque limpide e veloci del torrente Licenza. In questa zona una brevissima deviazione sulla sinistra porta verso il cimitero; costeggiandone il lato destro si arriva alla Fonte degli Aliucci da cui sgorga un'acqua leggerissima, oligominerale, usata fin dall'epoca romana e indicata per curare i calcoli renali o come coadiuvante nelle diete per l'obesità.
Il nucleo storico del paese, sovrastato dal Palazzo Baronale del XIII secolo, è molto raccolto e curato. Sulla piazza, ripavimentata di recente, si trova un punto informativo della Provincia di Roma, fornitissimo di depliant e pubblicazioni anche sul parco.
Imperdibile e di tutto riposo, fra boschi di acero, orniello e albero di Giuda, la passeggiata ai laghetti di Percile, o "lagustelli".
Il paese sorge in posizione panoramica su un modesto rilievo 8.575 m. slm) che domina l'alta valle del torrente Licenza. Di grande importanza per la ricostruzione della sequenza cronologico-culturale dell'intera area lucretile è un rinvenimento di un livello archeologico individuato in località l'Ardino, pertinente ad una occupazione databile alla prima età del Bronzo. Ciò conferma la presenza di gruppi umani lungo i corridoi di penetrazione preferenziali dell'area montana, costituiti in questo caso dal torrente Licenza. I materiali ceramici documentano in modo inequivocabile l'esistenza di una influenza culturale transappenninica. Percile viene citato tra i possedimenti dell'Abbazia di Farfa agli inizi dell'XI secolo, sotto la cui guida rimase per almeno due secoli fino alla cessione alla nobile famiglia degli Orsini. Il feudo nel 1608 venne acquistato da Giovanni Battista Borghese duca di Rignano.
Visita il sito istituzionale del Comune di Percile: www.comunedipercile.it