Un percorso appassionante attraverso la tipica lecceta di Monte Orlando. Tagliando i tornanti, con un po' di fatica, raggiungiamo la cima e il celebre mausoleo di Lucio Munazio Planco.
Accessibilità: NO. È opportuno utilizzare abbigliamento comodo e calzature adatte a pavimenti sterrati.
Punto di partenza: vedi descrizione dell'itinerario.
Punto di arrivo: vedi descrizione dell'itinerario.
Altitudine: 170 m s.l.m.
Segnaletica: SI
Aree di sosta: NO
Punti di ristoro: SI
Alloggi: SI
Punti di acqua: NO
Durata: la durata riportata è indicativa e si riferisce a persone con passo e andatura normali. Non tiene conto di eventuali soste.
Periodo consigliato: tutto l'anno, a eccezione delle giornate piovose o precedute da abbondanti precipitazioni.
L'itinerario del Sentiero del Ghiro prende avvio dal parcheggio detto degli Spalti, lungo via Lucio Munazio Planco, proprio ai piedi di Monte Orlando. Qui, chi arriva in automobile, potrà anche posteggiare (a pagamento). Subito dopo, partendo dall'uscita del parcheggio, ci si reimmette su via Lucio Munazio Planco e si procede in salita.
Quella che ci si accinge a percorrere è una strada a viabilità ordinaria ed è sprovvista di marciapiede. Inoltre l'uscita del parcheggio è in curva. È pertanto opportuno prestare molta cautela, in particolare scegliendo di camminare in fila indiana sul ciglio esterno alla carreggiata (ove possibile). I visitatori, al fine di reagire con prontezza a eventuali pericoli, valutino anche la possibilità di tenere un senso di marcia opposto a quello delle automobili in transito.
Raggiunta, dopo circa 200 metri, una piccola rotonda posta al centro della carreggiata, bisogna proseguire in salita a sinistra e camminare per circa 60 metri. Guardando a destra si scorgerà una sbarra verde che indica l'inizio del tratto pedonale del nostro percorso. Oltrepassata la sbarra, si prosegue in leggera salita e dopo tre tornanti si entra in un tratto di strada rettilineo che costeggia alcune strutture in pietra e in muratura, costituenti un antico manufatto militare denominato Batteria Regina. Pochi metri oltre, guardando sul lato destro, sarà possibile individuare i gradini che segnano il punto in cui il percorso si dipana all'interno del tipico bosco di lecci. Da questo momento la salità è più ripida, presenta fondo sterrato (a tratti pietroso) e potrebbe risultare meno agevole per qualcuno. Proseguendo, sempre in salita, il sentiero incrocia, in due momenti, la strada asfaltata pedonale che percorre tutto il monte fino in cima.
L'ultimo tratto del percorso è costituito da una scalinata che conduce a un piazzale dove, proprio di fronte, è ben visibile l'edificio che un tempo è stato il comando della Batteria Monte Orlando Superiore (un'altra antica struttura militare in parte superficiale e in parte interrata, con pianta anulare, che abbraccia tutta la cima di Monte Orlando). Nelle adiacenze si erge la statua di Maria Ausiliatrice, nei pressi della quale sarà possibile ammirare il panorama della porzione più moderna (con la notabile eccezione dell'antico borgo marinaro di Porto Salvo) dell'abitato di Gaeta. Sempre da lì, riscendendo e camminando, poi, in salita, per poche decine di metri, sarà raggiungibile il mausoleo di Lucio Munazio Planco (temporaneamente chiuso alle visite e quindi osservabile solo esternamente).
I visitatori che desiderassero evitare il primo tratto dell'itinerario che si effettua su strada ordinaria o che volessero anche accorciare il tragitto, hanno a disposizione anche altre opzioni di parcheggio: proseguendo in auto fino alla piccola rotonda posta al cento della carreggiata di via Lucio Munazio Planco, possono continuare diritto (in direzione del santuario della SS.ma Trinità) e dopo circa 200 metri, raggiungere un'altra area parcheggio, sebbene più piccola di quella principale. Da lì poi possono dirigersi alla sbarra verde che segna l'inizio del percorso pedonale.