Il territorio di Corchiano è attraversato da antiche tagliate di epoca etrusca, di rilevante interesse archeologico e paesaggistico, sulle cui pareti si rinvengono ambienti tra cui alcune probabili tombe rupestri.
Fin dal Paleolitico l'uomo ha frequentato forre e ripari dell'area, come attestano numerosi ritrovamenti paelontologici provenienti da scavi effettuati nei primi decenni del Novecento. Più in generale, il monumento naturale tutela una porzione dell'antico Ager Faliscus, area ricca di testimonianze archeologiche relative all'insediamento e al culto funerario delle popolazioni falische. Nell'ambito dell'insediamento di centri principali come Falerii Veteres, l'odierna Civita Castellana, nel primo millennio a.C. l'espansione demografica portò alla nascita di numerosi centri rurali secondari tra cui – nell'VIII secolo – Corchiano e Vignanello. L'area è inoltre interessata dal tracciato dell'antica via Amerina, importante asse di collegamento tra Nepi e Veio realizzato nel IV a.C. con un tracciato parallelo alla Cassia e localmente pavimentato con basoli in leucite. Con la conquista romana numerosi insediamenti del territorio falisco, come Falerii Veteres e Corchiano, vennero abbandonati.