Non lontano da Palestrina, l'antica Preneste e dal suo famoso Tempio della Fortuna, sede di un oracolo tra i più frequentati della romanità, l'area protetta comprende il magnifico bosco delle Cannuccete. Lo compongono annosi esemplari soprattutto di aceri, cerri, carpini, scampati al taglio in virtù di un vincolo volto da secoli a proteggere alcune sorgenti, che grazie a un acquedotto in parte sotterraneo alimentavano Praeneste (da cui il nome dei locali monti Prenestini). I loro tronchi offrono rifugio al picchio verde e al rosso maggiore, al torcicollo, al picchio muratore, alle cince e ai rapaci notturni come l'allocco e l'assiolo. Una storia locale racconta che sotto una roverella colossale, vecchia forse di sette secoli, amasse sostare il musicista Pierluigi da Palestrina.
Il monumento naturale è solcato da alcuni sentieri tabellati. È stato istituito con D.P.R.L. 13 novembre 1995, n. 2062 (B.U.R. 9 marzo 1996, n. 7)