Duomo di Vetralla - Anfiteatro di Sutri
La via Francigena, o Romea, è parte di un fascio di percorsi, che dall’Europa occidentale conducevano in Sud Europa, fino a Roma.
I pellegrini che si recavano a Roma proseguivano poi fino in Puglia dove vi erano i porti d’imbarco alla volta della Terra Santa.
I selciati romani lasciarono gradualmente posto ai sentieri e il pellegrinaggio divenne un fenomeno di massa.
In questo contesto, assunse sempre più importanza Sutri, quale centro nevralgico a ridosso della città di San Pietro, testimoniata dalla numerose rovine di chiese, ospedali e dalla presenza di molteplici riferimenti ai templari e al culto San Michele. Tant’è che a ridosso della fine della tappa si può ammirare la chiesa della Madonna del Parto (ex Mitreo) con pregevoli affreschi sulla leggenda di San Michela e sui pellegrinaggi votivi.
A ridosso della Via Cassia, la piccola chiesa di Santa Maria del Tempio, con il suo stemma visibile sopra la porta di ingresso , si presenta come una delle più importanti "submansiones" templari nel territorio.
Arrivo: Sutri
Lunghezza: 23,6 km
Difficoltà: media
Dislivello: 292 m in salita – 332 m in discesa
Tempo di percorrenza: 5 ore
Accessibilità: non accessibile a passeggini e persone in carrozzina, non presenti dispositivi di orientamento per non vedenti e ipovedenti
Punto di partenza: vedi descrizione dell'itinerario.
Punto di arrivo: vedi descrizione dell'itinerario.
Punti di ristoro: no
Alloggi: nel Comune di Sutri (https://www.viefrancigene.org/wp-content/file%20upload/04-Accoglienza-Radicofani-Roma.pdf)
Punti di acqua: no
Durata: la durata riportata è indicativa e si riferisce a persone con passo e andatura normali, non tiene conto di eventuali soste.
Segnaletica: presente segnaletica orizzontale e verticale CAI.
Area di sosta: tavoli e panchine presenti nel Parco Regionale Antichissima Città di Sutri.
Periodo consigliato: tutto l’anno.