
Il luogo è silenzioso e con i suoi alti cipressi induce al raccoglimento. In origine vi era solo una piccola chiesa rurale cui poi si aggiunsero i fabbricati di un convento di frati Cappuccini. Fra gli anni '20 e gli anni '70 del secolo scorso il complesso fu di proprietà di un collegio di rito greco-bizantino che vi ospitava i seminaristi.
S. Anatolia è venerata principalmente a Castel di Tora, ma la sua fama travalica la dimensione locale e la rende una figura di riferimento per la fede di tutto il territorio circostante.
Anatolia era una giovane cristiana che subì il martirio, insieme a Sant'Audace, sotto l'imperatore romano Decio nel 252. Sul luogo del suo sacrificio venne eretta dapprima una chiesa benedettina, già nell'VIII secolo, e quindi nel 1870 l'attuale santuario. Numerosi i pellegrini che vi convergono in particolare nei primi giorni di luglio di ogni anno, festa della Santa, il cui corpo è conservato nei monasteri benedettini di Subiaco.