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Fiumata

    Dominato dalle belle rupi del monte Serra, il paese "nuovo" è certo orfano di tutte le sue testimonianze storico-architettoniche, ormai sommerse sotto il pelo dell'acqua, che pure aveva. Va ricordato infatti che, col nome Terra Flumata, il paese compariva tra i possedimenti dell'abbazia di Farfa già prima del XIII secolo. Più tardi appartenne al casato Sciarra-Barberini, e s'ingrandì progressivamente raggiungendo a fine Ottocento i trecentocinquanta abitanti. Il patrono del paese è San Michele Arcangelo. Nel gennaio del 1927, come il resto del Cicolano, con la creazione della nuova provincia di Rieti il paese passò dalla provincia dell'Aquila a quella di Rieti. Falcidiata dall'emigrazione al pari di altri paesi del circondario (oggi i residenti non superano le cento unità), Fiumata si popola oggi nella stagione estiva quando le sue sponde verdi di prati si riempiono di turisti in cerca di sole, senza però l'afa salmastra delle stazioni balneari marine.

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