
Il fagiolo Cannellino di Atina è un ecotipo locale che presenta le seguenti caratteristiche:forma reniforme, leggermente ellittico e schiacciato; dimensione: lunghezza media di 1 cm e larghezza media di 0,5 cm; colore: bianco opaco; tegumento: sottile; peso medio per 100 semi: da un minimo di 40 g ad un massimo di 45 g. La sua peculiarità è quella di avere un epicarpo tenero e deliquescente al palato dopo la cottura. Il fagiolo cannellino di Atina non necessita di essere messo a bagno e richiede un tempo di cottura (cottura alla prima acqua) piuttosto breve: da inizio ebollizione a cottura completata 40-55 minuti.
Molteplici sono le testimonianze storiche in merito al fagiolo cannellino di Atina la cui tecnica colturale, tutt'ora praticata dai coltivatori locali è dettata dalla loro esperienza secolare. Tra le fonti storiografiche citiamo: Il Demarco nel 1811 definisce il Fagiolo cannellino di Atina di ottima qualità. Il Cirelli nel "Il Regno delle due Sicilie" (Vol.III 1855/60) fornisce dati statistici molto significativi sulla produzione agricola del 1853, e fra questi menziona la produzione del Fagiolo cannellino di Atina dell'Agro di Atina pari a 2500 tomoli annui. Nel 1883 nei magazzini della casa Visocchi, nel comprensorio di Atina, erano conservati circa 16 tomoli di fagiolo cannellino di Atina.