Il territorio urbanizzato riguarda principalmente il centro abitato di Paganico Sabino e alcuni piccoli nuclei abitati sparsi sul territorio. Il Pese antico (medievale) è arroccato su uno scosceso sperone roccioso collegato al versante nord-occidentale del Monte Cervia a 720 mt di altitudine.
Un po’ di Storia
Alcune tracce della presenza di comunità organizzate nel territorio di Paganico Sabino sono forse riconducibili già al III° sec. a.C, in epoca pre-romana. Un rinvenimento in prossimità del Monte Cervia, avvenuto a metà degli anni ’90 ad opera dei volontari della Pro-Loco di Paganico, sulle tracce delle ricerche svolte dall’Arch. Enrico Bonanni, fa pensare alla probabile esistenza di un “area sacra” ad oggi non ancora investigata.
I ritrovamenti sono relativi a materiali in terracotta riconducibili a tipologie votive già ampiamente attestate nei luoghi di culto dell’area centro-italica. Si tratta infatti di frammenti di piccole statue, statuette raffiguranti bovini, suini, riproduzione di parti del corpo come mani, piedi, ecc. Nei santuari era consuetudine dedicare agli dei doni votivi in terracotta che riproducevano parti del corpo umano, immagini di devoti, raffigurazioni animali, oggetti di uso quotidiano o simbolico, ecc. I votivi anatomici erano legati non solo alla sfera della salute e della guarigione, ma potevano assumere significati diversi come quelli di simboleggiare il viaggio o la preghiera dell’offerente. La dedica di parti del corpo umano con funzione propiziatoria o in segno di ringraziamento per un’avvenuta guarigione risale ad epoca molto antica. I doni in terracotta dovevano costituire delle offerte poco costose ed in quanto tali proprio delle classi meno elevate. La grande diffusione di questo genere di offerte si concentra soprattutto tra il IV ed il III secolo a.C.