Questa cultivar locale, con un portamento assurgente di limitata vigoria, presenta una chioma poco voluminosa, rami a frutto brevi e ramificati, foglie piccole e di colore verde chiaro nella pagina superiore. La drupa di forma ovoidale con umbone evidente e di medie dimensioni (g 2-2,5) si caratterizza per un'inolizione tardiva con una resa media-elevata. L'olio, fruttato medio intenso, di colore verde, al gusto risulta armonico con sensazioni appena percepibili di foglia e amaro con una netta denotazione di piccante. Dai risultati Panel Test l¿olio monovarietale di Marina presenta: fruttato di oliva 3, amaro 2, piccante 3, Erba 1, punteggio ottenuto 7,5 +/- 0,5. La raccolta delle drupe si protrae dalla prima decade di novembre a fine dicembre e viene effettuata a mano o con l¿aiuto di mezzi agevolatori (pettini) posizionando le reti sul suolo. Le olive raccolte, sono sottoposte a molitura entro le 48 ore dalla raccolta. L'estrazione dell'olio monovarietale extravergine di oliva, avviene soltanto con processi meccanici e fisici.
Un prodotto sano, gustoso e ricercato, da sempre legato alla gente della Valle di Comino. Introdotto dai Sanniti nei primi secoli avanti Cristo, fin dal Medioevo, quando i monaci benedettini organizzarono la sua coltivazione intorno alla Torre di San Donato. Nel 1500 fu commercializzato da nobili mercanti fiorentini residenti a san Donato. Antiche cronache del Seicento narrano, invece, che l'olio era caro a Tommaso da San Donato, un frate in "odore di santità", che ricompensava poveri, umili, e malati facendoglielo apparire olio e vino da botti e fiaschi vuoti. La cultivar "Marina " è tipica della zona nord della Valle di Comino, nel versante laziale del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. E' acclimatata da secoli nella zona e sembrerebbe, secondo una tradizione popolare, tramandata oralmente, introdotta nella metà del XVIII secolo da un farmacista, ricercatore e studioso di San Donato, della famiglia Marini che la portò qui dalle alture tra Francia e Spagna.