Si trova su un colle, posto sul nuovo centro abitato, ad una altezza di 1226 m (s.l.m.).
Il suo nome era Camerata o meglio Camorata: molto probabilmente perché le abitazioni dei cittadini erano delle vere e proprie "camore" (camere) ricavate nella roccia (non sembra attendibile la tesi la quale affermerebbe che il nome derivi da "camerate di briganti").
Dopo un'accurata ricerca è stata ricostruita la planimetria; sullo sperone roccioso di Camerata sorgevano una piccola rocca e la Chiesa di Santa Maria, il principale luogo di culto, nella parte più orientale dell'abitato sorgeva la Chiesa di Santa Croce, fondata probabilmente nell'XI secolo. Nella storia di Camerata particolare rilievo assunse il fenomeno del brigantaggio pre e post-unitario. Il paese fu da sempre covo o comunque rifugio abbastanza sicuro per briganti e altri tipi di malviventi. Allo stesso tempo a Camerata era legata un'annosa questione di confine tra lo Stato Pontificio e quello Borbonico.
Si possono visitare oggi, gli antichi ruderi, ed ammirare il maestoso arco, del XVI sec., scavato nella roccia ancora ben conservato.