Lo zafferano appartenente alla famiglia delle Iridaceae è una pianta coltivata in Asia e nel bacino del Mediterraneo, mentre in Italia, le coltivazioni più rilevanti sono quelle in Toscana, in Umbria, in Abruzzo, nelle Marche ed in Sardegna.
Lo zafferano è una spezia aromatica provienente dagli stimmi di colore rosso che si trovano all'interno del fiore Crocus Sativus di colore lilla chiaro tendente al viola purpureo.
Gli stimmi contengono la crocina una sostanza solubile che si scioglie in acqua e che tinge di giallo.
Dai fiori vengono prelevati gli stimmi (questa operazione si chiama sfioratura) che verranno fatti essiccare al sole o sul camino fino alla rottura degli stimmi. L'essiccazione deve avvenire a temperatura compresa tra i 35-45 °C e determina una perdita di peso di circa 80%.
Lo zafferano è conosciuto anche come l'oro rosso in quanto viene considerata una spezia pregiata e cara Lo zafferano è una spezia rara e cara e la resa per ettaro è di soli 2 chili. Per ottenere un Kilo di zafferano sono necessari circa 200.000 fiori.
Lo zafferano deriva dalla parola araba "za'faran" che significa giallo.
Lo zafferano per il suo colore giallo-arancione è una spezia molto utilizzata in cucina per la preparazione di risotti, dolci ed altre pietanze e per adoperarlo bisogna scioglierlo in poca acqua, brodo o latte in modo che possa sprigionare la sua aroma ed il suo colore.
Lo zafferano può essere anche impiegato per tingere i tessuti, per la preparazione di vernici ed inchiostri.
Lo zafferano ha molte proprietà benefiche per il nostro organismo, contiene vitamina, A B1 e B2
favorisce la riduzione del colesterolo, abbassa la temberatura sanguigna , è un anti depressivo, digestivo e sedativo.
Il periodo migliore per la coltivazione dello zafferano è il mese di luglio, mentre la raccolta dei fiori viene effettuata tra la meta di ottobre e la prima di novembre.
Lo zafferano possiede virtù coloranti: dona il suo colore giallo-arancione agli alimenti, ai tessuti, ma anche agli inchiostri e alle vernici. Nel Medioevo, in Francia, lo zafferano permetteva di ornare i libri con una scrittura di colore giallo dorato. Allo stesso modo, la spezia sembra possedere virtù afrodisiache, ma anche medicinali: viene ritenuto anti-depressivo, sedativo e digestivo.
Lo zafferano risale a tempi antichi come testimoniano raffigurazioni e pitture nel Palazzoa di Cnosso a Creta databili intorno al 3500 a.c. . Gli egiziani e gli ebrei lo utilizzavano per le cerimonie religiose in quanto considerato simbolo di resurrezione e anche nella Bibbia e nell' Iliade viene citato come pianta aromatica,
medicinale ed afrodisiaca.
Lo zafferano si ritrova anche in epoca romana dove veniva considerato un bene di lusso. Con la caduta dell'impero romano e l'avanzare di popolazioni barbere del nord d'Italia lo zafferano subisce un inversione di rotta dall'Occidente si diffonde in Oriente con l'affermarsi dell'Impero di Bisanzio e nei paesi arabi.
Saranno proprio gli arabi ad introdurre in Spagna lo zafferano e a diffonderlo in tutta Europa.
In età medioevale viene riconosciuto come pianta medicinale, ma è con il Rinascimento che lo zafferano assumera per gli erboristi e speziali l'identità di spezia fino ai secoli successivi.
Oggi lo zafferano è prodotto in Iran, i India e Pakistan, in Spagna e in Grecia.