Nel Comune di Sezze, sulle pendici occidentali del massiccio dei Monti Lepini, esiste un’area che costituisce un unicum per quel che riguarda la preistoria intesa nella sua accezione più ampia. In un settore relativamente limitato si trovano, infatti, tracce del più antico popolamento animale rappresentato dai grandi rettili del cretacico superiore, circa 100 milioni di anni fa, insieme a complessi in grotta e riparo sottoroccia che, invece, rimandano alla nostra linea evolutiva, ovvero la preistoria del genere Homo, con testimonianze del “cugino” neanderthaliano e dei nostri progenitori sapiens.
Per tutelare questo sito eccezionale con le sue spettacolari piste di dinosauri sauropodi quadrupedi di grandi dimensioni e di terapodi, piccoli e veloci carnivori bipedi, le grotte con sedimenti contenenti manufatti e faune del Paleolitico medio e superiore, il riparo sottoroccia cd. Riparo Roberto, che conserva eccezionali pitture rupestri attribuite ad una tarda preistoria o alla protostoria.
La Regione Lazio, attraverso la Direzione Ambiente e Sistemi Naturali su proposta dell'amministrazione comunale ha istituito un Monumento Naturale che interessa l'intera profonda incisione del fosso Briolco, nelle immediate vicinanze del centro storico di Sezze.
L’area ha inoltre valenze naturalistiche, sulle pareti calcaree del canyon e sui tagli di una cava dismessa nidifica, infatti, tra gli altri il falco pellegrino, mentre nel fitto della vegetazione residuale forestale e arbustiva si nota la presenza di tassi, istrici e molti altri animali.
Diego Mantero