Il sentiero si sviluppa ad anello ai piedi del versante occidentale del Monte Cervia.
Accessibilità: non accessibile a passeggini e persone in carrozzina, non presenti dispositivi di orientamento per non vedenti e ipovedenti;
Punti di partenza: nei pressi del Comune di Paganico;
Punti di arrivo: lo stesso della parteza;
Segnaletica: sia orizzontale che verticale;
Area di sosta: è presente un'area di sosta attrezzata;
Punto di ristoro: solo alla partenza (nel paese) dove è presente un Bar;
Alloggi: non ci sono alloggi;
Punti di acqua: fontanella presente nel paese di Paganico;
Periodo consigliato: tutto l'anno tranne i periodi di neve abbondante;
Punti di interesse: la grotta denominata “Sotterra”;
Punti informazione: non ci sono punti di informazione.
Il sentiero inizia da Paganico Sabino nelle vicinanze del palazzo comunale, e precisamente nei pressi del campo sportivo comunale, dove è possibile parcheggiare l’auto.
Il sentiero, che si sviluppa ad anello ai piedi del versante occidentale del Monte Cervia, ha inizio da Paganico Sabino nelle vicinanze del palazzo comunale, e precisamente nei pressi del campo sportivo comunale, dove è possibile parcheggiare l’auto.
Il sentiero nel tratto iniziale presenta una lieve discesa e attraversa un’alternanza di zone arbustive e piccole particelle coltivate; dopo circa 250 metri si incontra un bivio che rappresenta il punto in cui il sentiero diventa ad anello. L’anello è ovviamente percorribile in entrambe le direzioni, si consiglia comunque di percorrere dapprima il ramo occidentale dell’anello, prendendo il sentiero di destra.
Imboccato a destra si prosegue in un ambiente in cui boschi di carpino nero si alternano a piccole aree agricole.
Il sentiero scende in direzione della strada Turanense e in questo tratto si costeggiano diverse abitazioni private, fino a raggiungere la località Fonte Acqua Corona.
Poco oltre si prosegue facilmente su strada cementata fino ad arrivare quasi a contatto con la Turanense. Continuando nel sentiero in direzione Valle del Turano sud-est si arriva a Fonte Palumbo, da cui scaturisce un’acqua oligominerale molto apprezzata nel comprensorio.
In quest’area, tra l’altro, è possibile ancora osservare l’antico sistema di coltivazione della vite che veniva “maritata” ad alberi di orniello.
Proseguendo nella passeggiata si sale di quota e poco prima di arrivare al Fosso delle Valli, il sentiero piega verso monte, fino a giungere al ramo orientale dell’anello; qui il paesaggio vegetale è caratterizzato da un bosco misto a prevalenza di roverella, con radure in cui compare la ginestra comune. A contatto delle pareti rocciose compaiono i lecci, sia allo stato arbustivo che arboreo.
Giunti al ramo orientale dell’anello si continua la camminata in direzione opposta, verso il paese di Paganico.
Lungo la scarpata rocciosa si trova un sistema di cavità ipogee; alcune di queste cavità non particolarmente profonde, sono state utilizzate fino a tempi recenti come ricoveri per gli animali.
La grotta denominata “Sotterra”, poco a valle del sentiero, è visitabile. Questa cavità risulta alta circa 6 metri e profonda circa
20 metri, l’ingresso è in parte ristretto dalla costruzione di un muro in pietra.
Il sentiero procede in linea retta, offrendo buone visioni panoramiche sulla valle del Turano, fino ad arrivare al punto in
cui vi è l’incrocio con il ramo dell’anello percorso precedentemente in senso opposto.