Le due Tappe del Ramo Nord della Via dei Lupi, sono una proposta per far conoscere la parte settentrionale del Parco dei Monti Lucretili
Si parte dalla piazza della sede del Municipio di Poggio Moiano, vicino al teatro del paese, seguendo le indicazioni del segnavia del Parco, n° 309. Dopo una discesa piuttosto lunga che passa anche davanti delle strutture d’ospitalità, si continua sulla strada cementata/sterrata, in salita, fino ad un fontanile con uno spiazzo. Pochi metri sopra, sulla sx, il sentiero prosegue nel bosco. Finché non si arriverà ai prati alti in prossimità di Monte Pendente (intorno ai 1000 m s.l.m.) la camminata risulta piuttosto impegnativa!
Raggiungere la prima importante Cima Casarene saranno altri due chilometri di dolce pendenza.
La discesa, fino a Colle Jaffarina, per buona parte sullo spartiacque, diventa piacevole e con molti spazi aperti che permettono di guardare il panorama.
Ameno è il Pianoro delle Pratarelle, alla fine del 309, dove un altro fontanile (foto) permette di riempire le borracce, se necessario, anche se fa uscire un pò dal percorso.
Per raggiungere il caratteristico borgo di Orvinio si segue il segnavia n° 308, con una prima parte coincidente con una strada secondaria di cresta e poi su sentiero fin ai prati in prossimità dell’abitato.
Il Percorso
Si parte dalla Piazza Vittorio Emanuele che ospita la sede del Municipio di Poggio Moiano e che si può raggiungere da Viale Umberto I, da Via S. Martino o da Via G. Garibaldi. Guardando il palazzo si prende la stradina (Via Torrione) alla sua sinistra che passa vicino al Teatro e alla Chiesa dell’Immacolata Concezione, e si raggiunge Piazza S. Rocco dopo una serie di curve in discesa. Oltre si prosegue a scendere con una serie di scalinate. Il tutto coincide con il segnavia 309 del Parco dei Monti Lucretili. Si esce dal borgo antico percorrendo la strada più bassa, Via Scandriglia, dove al principio si incontra un fontanile perenne ove si possono riempire le borracce. Con una serie di ampie curve si passa anche davanti ad una locanda, prima di immettersi, in prossimità dell’impluvio, sulla strada principale che si lascia poco più oltre, rimanendo sulla strada di fondovalle semi-sterrata, sulla sinistra, all’altezza di un esemplare di Salice monumentale. Dopo un km e un po', ad un quadrivio al confine del perimetro del Parco, si prosegue a destra, sempre sul percorso 309. La strada aumenta la sua pendenza di salita fino a giungere ad uno spiazzo con al grosso fontanile di Fonte Castello. Ancora qualche metro oltre, su una strada bianca piuttosto dissestata e si arriva ad una staccionata da dove, a sinistra, l’itinerario assume le sembianze di sentiero, entra nel bosco e diventa decisamente acclive. Si poggerà solo in prossimità del Monte Pendente (1053 m), dopo aver superato 400 m di dislivello, e da dove si proseguirà sull’ampio crinale fino alla Cima Casarene (1191 m), vetta più importante di questo settore dell’Area Protetta e culmine della tappa. Si cammina su una cresta che digrada molto molto dolcemente, si intercetta il sentiero 309A che sale dal versante occidentale, si ammirano, in alcuni tratti di belvedere, anche le altre catene più interne dell’Appennino tra cui le due belle gobbe che compongono l’altra area protetta dei Monti Cervia e Navegna. Dopo circa 3 km di tratti boscati alternati a chiarie e prati sommitali si arriva a Colle Jaffarina, ancora ai 1077 m di altitudine. Oltre la discesa diviene più accentuata, il sentiero si trasforma in uno stradellomulattiera fino ad attraversare un passaggio per pedoni, affianco ad un cancello ed una casa. Siamo giunti ai suggestivi ed ampi pascoli delle Pratarelle coronati, nel settore meridionale di un bello, poderoso e ricco d’acqua fontanile. Attraversando la strada provinciale Orvinio-Scandriglia all’altezza dei cartelli del parco presso l’entrata all’area delle orchidee, si continua a camminare sulla strada sterrata in direzione sud (segnavia 308). La carrabile curva e si orienta verso SE, percorrendo il crinale punteggiato da una serie di case. Più avanti, dove la discesa si accentua un po', il tracciato si restringe, si fiancheggiano, sulla destra, recinzioni, pollai e stalle. Si continua con una serie di gobbe a sali e scendi su sentiero, si traversa un impluvio e si risale gradualmente di nuovo su una mulattiera. Si arriva su una sterrata carrabile, si svolta a destra e dopo un centinaio di metri, in prossimità di un’area sosta e ad un’antenna si scende per uno stradello asfaltato che ci fa arrivare giù al bel borgo di Orvinio, proprio di fronte all’arco di entrata al centro storico.