Valle Cavalera - Fonte Campitello
Cai 303E Valle Cavalera - Campitello
La strada provinciale Marcellina – Monte Morra, percorribile in auto, improvvisamente si interrompe consentendo il parcheggio ai lati, ma non sul manto erboso. Ci troviamo a quota 841 metri, nella zona sud/occidentale del Parco Regionale dei Monti Lucretili. Da qui, ci si incammina in direzione nord lungo il sentiero a mezza costa, denominato 302B, in leggera salita e all’interno di un boschetto di faggi che riveste il fianco occidentale del Poggio di Valle Fura (mt. 929). Alle nostre spalle si trova il Monte Morra. Dopo poche ore e centinaia di metri si raggiunge la sella (denominata Malepasso) tra Poggio di Valle Fura e Monte Andrea, dove insiste anche la confluenza al sentiero 303. A sinistra si trova il Monte Andrea (976 mt.), mentre a destra è situato un sentiero che conduce alla località “La Muracciola”. Procedendo e lasciando il Monte Andrea alle nostre spalle, si inizia a percorrere da quota 900 metri una salita con pendenza leggermente maggiore rispetto alla precedente. Attraverso una fitta faggeta e seguendo il letto di un rio, il sentiero entra nel suo tratto più caratteristico: la Valle Cavalera. Si tratta di un ampio tratturo dove si procede tra le rocce candide del fondo, trasportate dalle acque che scorrono stagionalmente, gli alti fusti di faggete secolari e begli esemplari isolati di agrifoglio. Risalendo la Valle è possibile fare incontri inaspettati, come cavalli che pascolano allo stato brado nei vicini campi carsici e che a volte si avventurano nel bosco. A quota 1.010m si scorge un bivio con alla destra il sentiero 303E, che inforchiamo lasciandoci alla sinistra Valle Cavalera e il sentiero 303. Si procede per altri 500 metri fino ad arrivare a quota 1052, nel bel mezzo del bosco, da cui inizierà la discesa verso la radura di Campitello. Dopo circa 400 metri si esce sulla radura, che va percorsa in direzione nord/est incontrando dapprima il bivio con il sentiero 305 e, pochi metri più avanti, un fontanile. Siamo giunti al km 3,2 del percorso, altezza 1.021 metri. Si riprende il percorso, uscendo dalla radura in direzione ovest, rimanendo sul sentiero 305 ed iniziando, al termine della radura stessa, una leggera salita che dopo 4,1 km di percorso condurrà in localita “Lo scavo dell’acqua” a quota 1.072 metri. Da questo punto si percorre la discesa fino ad arrivare, dopo 700 metri circa, presso il margine orientale della radura denominata “Pratone”, la quale costituisce un ampio campo carsico caratterizzato da doline e inghiottitoi e da cui si scorge la cima del Monte Gennaro. A sinistra è possibile scorgere una chiesetta. Siamo giunti al km 4,8 del percorso, altezza 1.018 metri. L’itinerario prosegue poi lasciandosi sulla destra l’antica Chiesetta del Pratone, tra maestosi faggi e aceri di monte (sentiero 305) e termina al piano carsico di Campitello (3,30 h), dove mucche e cavalli pascolano allo stato brado e si adagiano sulle distese verdi intorno alla sorgente di acqua pura dell’omonimo fontanile. Nella conca valliva del piano carsico di Campitello ( 1028 m) si trovano in realtà due fontanili: uno si scorge al margine nord- orientale della distesa erbosa, mentre il secondo è posto sul versante meridionale del Monte Campitello ad una quota più elevata e non visibile dal piano, se non percorrendo un breve tratto di sentiero verso il fosso di Vena scritta, dove è possibile scorgere un esempio di architettura naturale, un pianoro di roccia che somiglia ad un letto.