
CAI 303 San Polo dei Cavalieri - Pratone
Lasciate le ultime case di S. Polo, ci si incammina lungo la strada SP per il Monte Morra, interrotta a una quota di 900 m davanti lo sbancamento che avrebbe dovuto permettere di raggiungere Prato Favale. Oltrepassato il pianoro, si prosegue in direzione nord lungo un sentiero panoramico con un’ampia vista sulla valle dell’Aniene, con i borghi di Marcellina e Palombara Sabina in primo piano, un percorso a ostacoli tra le rocce che spuntano dal suolo come tante anime, da cui il nome per questo tipico fenomeno carsico di “campo di anime”. Arrivati in un’ampia radura alle pendici della collina del Monte S. Andrea, il sentiero entra nel suo tratto più caratteristico, la Valle Cavalera, ampio tratturo dove si procede tra le rocce candide del fondo, trasportate dalle acque che scorrono stagionalmente, gli alti fusti di faggete secolari e degli esemplari isolati di agrifoglio. Risalendo la Valle è possibile fare incontri inaspettati, cavalli che pascolano allo stato brado nei vicini campi carsici a volte si avventurano nel bosco rincorrendosi tra le fronde. Giunti a un bivio si prosegue sulla sinistra (a destra si va verso Campitello, sentiero 303E) e, superata una piccola sella, si arriva in breve tempo al Pratone, un ampio campo carsico caratterizzato da doline e inghiottitoi, da cui si scorge la cima del Monte Gennaro.