Il fiume Paglia nasce dalle pendici orientali del monte Amiata e, dopo 86 chilometri di percorso, si getta nel Tevere nei pressi di Orvieto. È fra i protagonisti di un territorio di transizione, al confine fra Lazio, Toscana ed Umbria, dove le dolci colline senesi vengono interrotte dagli aspri rilievi del tipico paesaggio alto laziale di origine vulcanica. Nel fondovalle il fiume ha generato una piana alluvionale costituita da sabbie e ciottoli, che attraversa con un sinuoso andamento a meandri in particolare presso il Ponte Gregoriano .
Da sempre assai pescoso, il Paglia conserva una fauna ittica abbondante. Le specie più comuni di pesci che vivono nelle sue acque sono il cavedano, il barbo, la carpa ed il vairone, ma anche il più raro ghiozzo di ruscello. Lo sanno bene gli uccelli ittiofagi (cioè, letteralmente, che si cibano di pesce) ch'è possibile osservare lungo le sponde, come il martin pescatore, la garzetta, l'airone cenerino e il bianco maggiore.