MORFOLOGIA: Albero caducifoglio, molto longevo (vive anche diverse centinaia di anni), alto fino a 30 m e oltre. Tronco robusto, molto ramificato e con coteccia spessa grigio bruna. Irami presentano spesso delle creste suberose. Foglie alterne portate da un breve picciolo 2-10 mm. I fiori, poco evidenti sono bisessuali e sbocciano prima della comparsa delle foglie. Il frutto è una samara di forma obovata-rotonda, con ala membranacea.
FENOLOGIA: Fiorisce a marzo - aprile e i frutti maturano in aprile – maggio; la fruttificazione è abbondante ma la germinabilità dei semi è bassa.
ECOLOGIA: Specie moderatamente eliofila e termofila; predilige suoli profondi, freschi e fertili, ma vive berne anche su quelli argillosi fino a 100 m circa di altitudine. Si può ritrovare sui boschi planiziali in associazione con Farnia e Carpino bianco. Sporadicamente la si trova nei boschi termofili con Leccio, Roverella e Cerro.
DISTRIBUZIONE ITALIANA: La specie è presente in tutto il territorio italiano
USI: Il legno di facile lavorazione ed elevata resistenza è impiegato per la costruzione di manufatti in luoghi umidi, costruzioni navali, mobili, liste per pavimenti. La corteccia, contiene tannini e può essere utilizzata per la colorazione dei tessuti di giallo; il suo infuso ha proprietà astringenti. I frutti immaturi possono essere utilizzati crudi mischiati nelle insalate o cotti in frittate. Il decotto di corteccia di giovani rami veniva utilizzato come afrodisiaco; invece l’unguento di corteccia di piante giovani veniva utilizzato per curare eczemi e arrossamenti. I rami spesso venivano usati per fare canestri.