Il sentiero inizia dopo il ponte sull’ Alberobello, da dove è possibile ammirare la splendida cornice dei Monti Tolfetani e Ceriti, da cui nasce il fosso. Questi rilievi sono relativamente poco antropizzati. Alcuni di questi mostrano un profilo appuntito che ci ricorda l'antica origine vulcanica.

Il sentiero è bordato da una siepe che separa la Zona A dai campi agricoli (Zona B). Sono presenti quattro capanni che si affacciano sulla zona umida artificiale, ottenuta con un restauro ambientale qualche anno dopo l'istituzione della Riserva naturale. I capanni offrono un punto di osservazione molto favorevole ma, data la vicinanza degli ambienti umidi, è necessario aprire gli sportelli con molta cautela e fare il massimo silenzio sia quando si accede sia durante le osservazioni.  

È raccomandato l’utilizzo di un binocolo od un cannocchiale, evitando di mettere le mani o gli obiettivi fotografici al di fuori della finestrella, per non spaventare l’avifauna.

 Si raccomanda inoltre di richiudere delicatamente gli sportelli dopo l’utilizzo. Sugli stagni è possibile osservare nei vari periodi dell’anno, in funzione anche del livello dell’acqua, una ricca varietà di avifauna (anatre, limicoli, aironi, rallidi e molti altri), particolarmente abbondante durante il periodo delle migrazioni. 

Per tornare al parcheggio si ripercorre il sentiero a ritroso e la strada che costeggia la zona agricola. Qui a volte è possibile osservare alcune specie di uccelli che sostano sui campi durante le migrazioni, come pivieri dorati, pavoncelle, chiurli maggiori e piccoli, fischioni ed eccezionalmente anche le gru, che scelgono Macchiatonda come sito di rifugio, riposo ed alimentazione. 

Accessibilità: il sentiero è facile e adatto anche a famiglie con bambini in passeggino e a persone con disabilità motorie solo quando il terreno non è troppo fangoso. I capanni di avvistamento sono dotati di passerelle per facilitare l’accesso anche alle carrozzine.

Fondo complanare e ben compattato, pendenze nulle o lievi (< 5%), assenza di strettoie lungo il percorso (<70 cm), assenza di servizi igienici accessibili.

Punto di partenza: Dopo aver superato il cancello giallo di ingresso della Riserva naturale,  situato al Km. 49.900 della SS1 Aurelia, è possibile parcheggiare le auto a metà circa della strada sterrata che conduce al mare. Proseguendo a piedi verso il mare si arriva si intercetta una strada parallela al mare conduce all’inizio del sentiero dei capanni, posto immediatamente dopo il ponte sul fosso Alberobello. 

Come raggiungerci:

In Auto: L’ingresso della Riserva Naturale di Macchiatonda si trova al km 49.900 della SS1 Aurelia.

Venendo da Civitavecchia si prosegue lungo la SS1 Aurelia per circa 23km, mentre da Roma si prende  l'Autostrada A12 E80 Roma-Civitavecchia e, usciti da Santa Marinella-Santa Severa, si prosegue per circa 7km in direzione Santa Severa.

Mezzi Pubblici: La riserva è raggiungibile da Roma o da Civitavecchia con gli autobus di linea COTRAL. La fermata più vicina si trova sulla SS1 Aurelia al km 49.200.

La stazione ferroviaria più vicina è Santa Severa, situata a circa 3 km dal cancello di ingresso della Riserva naturale.

Periodo consigliato: tutto l’anno, , in particolare durante il periodo delle migrazioni;
Punti di informazione: RISERVA NATURALE REGIONALE MACCHIATONDA UFFICI: via del Castello, 40 - 00058 Santa Marinella – loc. Santa Severa (RM)

RECAPITI TELEFONICI:

Guardiaparco:+39.345.2554653 

Ufficio e Resp. Guardiaparco: +39.366.6624036

Ufficio Amministrativo:+39.333.613.5875

Ufficio Tecnico:+39.333.613.5876

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