Prodotto dolciario di forma tondeggiante con un diametro di circa 3 cm. Gli ingredienti sono costituiti da farina tipo 00, uova, zucchero, mandorle tostate amare e dolci, margarina, cannella, rhum o alchermes, limone e vaniglia.
Prodotto dolciario di antica tradizione la cui preparazione è connessa alla commemorazione dei defunti. Un importante riscontro storico risale al 1891 nel libro "La scienza in cucina" di Pellegrino Artusi. L'autore scriveva: "Queste pastine sogliono farsi per la commemorazione dei morti e tengono luogo della fava baggiana, ossia d'orto, che si usa in questa occasione cotta nell'acqua coll'osso di prosciutto. Tale usanza deve avere la sua radice nell'antichità più remota poiché la fava si offeriva alle Parche, a Plutone e a roserpina ed era celebre per le cerimonie superstiziose nelle quali si usava. ... " "Le fave, e soprattutto quelle nere, erano considerate come una funebre offerta, poiché credevasi che in esse si rinchiudessero le anime dei morti, e che fossero somiglianti alle porte dell'inferno" .