Il broccolo romanesco è una varietà di cavolo broccolo
(Brassica oleracea var. italica).
La pianta è vigorosa, si presenta sempre a portamento eretto, con fogliame di colore verde-bluastro; ottima rusticità nei confronti dei lepidotteri e peronospora
L'infiorescenza del broccolo o corimbo è di colore verde intenso a forma di piramide composto da tante piccole rosette a loro volte di forma piramidale.
La coltivazione del Broccolo Romanesco è presente in tutta la campagna romana da tempo remoto. Numerose sono, infatti, le documentazioni bibliografiche che testimoniano la storia di questa coltura. Infatti già nel 1834, Giuseppe Gioacchino Belli, nel suo sonetto "Er Testamento Der Pasqualino" definisce l'ortolano "Tozzetto" in riferimento al torso di broccolo romanesco da lui coltivato e venduto. Presso alcuni agricoltori della zona sono state ritrovati gli antichi Libretti Colonici, datati 1969- 973, dove viene riportato l'importo ricavato dalla vendita dei Broccoli romaneschi. Nell'areale di rinvenimento il broccolo romanesco, proprio per il forte legame che ormai ha con la società locale, viene semplicemente identificato con il solo termine broccolo.