Cittadina collinare di origine molto antica, risalente all'insediamento volsco di Fabrateria Vetus e noto ai dai Romani come Trerus o Tolerus.
L'abitato, disposto su uno sperone di roccia e dominato dall'imponente mole del Castello-anche detto dei Conti di Ceccanoo- ha conosciuto un'intensa espansione edilizia lungo il fiume Sacco.
Nell'ampia valle solcata dal corso d'acqua e sulle colline che la circondano, l'intervento dell'uomo ha modellato l'ambiente adattandolo alle proprie esigenze e rendendolo idoneo ai seminativi e ai vigneti; l'originaria selva ripariale di pioppi e salici nonché gli estesi boschi che fino al secolo scorso dominavano il paesaggio sono quasi completamente scomparsi.
Nel corso della seconda guerra mondiale Ceccano subì ingenti danni. Fu severamente bombardata dall'esercito alleato per circa 7 mesi (novembre 1943- maggio 1944); le numerose incursioni aeree ebbero come obiettivo, oltre alla popolazione inerme, la Chiesa di Santa Maria a Fiume e la chiesa di San Pietro, entrambe rase al suolo. Anche la medievale Chiesa di San Nicola subì danneggiamenti.