La borragine (Borago officinalis) è una pianta erbacea spontanea della famiglia delle Boraginaceae che cresce in tutte le zone a clima temperato del Parco dei Castelli Romani, soprattutto in prati e incolti più esposti al sole. Secondo alcuni il nome deriva dal latino borra ossia tessuto di lana ruvida, per la peluria che ricopre le foglie, altri lo fanno derivare dall'arabo abu araq che significa padre del sudore, probabilmente per le proprietà sudorifere di questa pianta.
È formata da fusti ramificati di dimensioni tra i 30 e i 100 cm, grandi foglie rugose di colore verde scuro ricoperte da una densa e ruvida peluria che conferisce alla pianta un aspetto vellutato. Fiorisce tra maggio e settembre; i fiori, sommitali e penduli, sono di un colore blu-viola intenso formati da cinque petali disposti a stella, il frutto è costituito da bacche rugose, i cosiddetti acheni, contenenti numerosi semi.
Nell’area del Parco le foglie vengono tradizionalmente utilizzate in cucina per la preparazione di gustose frittelle semplici o con aggiunta di alici, oppure lessate insieme con foglie di tarassaco e cicoria. Le foglie giovani, (in quanto la peluria di quelle adulte è dura e fastidiosa) e anche i fiori, possono essere consumati crudi in insalata.
In passato i fiori venivano sfilati dalla pianta e succhiati dai bambini per il loro gradevole sapore dolce, conferito dall’alto quantitativo di nettare, che fa della borragine anche un’ottima pianta mellifera molto ricercata dalle api che ne ricavano un ottimo miele.
In campo farmaceutico sono note le sue proprietà antinfiammatorie, diuretiche ed emollienti, ma è emerso anche un grande interesse commerciale, nei confronti dell’olio ricavato dalla spremitura a freddo dei semi, l’olio gamma 3 linolenico, un valido alleato contro il colesterolo.
Estratto da:
“Il Patrimonio Etnobotanico del Lazio” - P.M.Guarrera – Regione Lazio Assessorato alla Cultura – Dipartimento Biologia Vegetale Università “La Sapienza” Roma – edizione 1994
"I Colori del Bosco", - AEA “Latium Volcano”, in collaborazione con il Parco regionale dei Castelli Romani (2013)