Il Bosco Ferentano, situato nel comune di Marino (RM), si estende per circa 20 ettari nella parte più alta di un costone di peperino, nel settore sud occidentale Vulcano Laziale a sud-est della capitale.
Il bosco rappresenta le ultime vestigia della più vasta Selva Ferentana (Lucus Ferentinae), che in epoca preromana era considerata sacra e dedicata alle divinità silvane e della terra.
É uno degli ultimi boschi misti in buono stato di conservazione sui Colli Albani, sopravvissuto alle trasformazioni causate dagli insediamenti umani e dalla diffusione della coltura del castagno da legno.
Percorrendo il sentiero che attraversa questo bosco, si può ammirare una ricca varietà di specie arboree con esemplari imponenti e secolari: Farnie, Cerri, Roverelle, il Tigli selvatici, Carpini bianchi, Aceri, Castagni. Tra gli arbusti più caratteristici figurano il Sambuco e il Corniolo dai frutti rossi ovoidali, molto comune anche il Pungitopo e l’Agrifoglio (per le sue caratteristiche bacche rosse, la pianta di agrifoglio è stata per molto tempo depredata dall’uomo e usata per scopi decorativi durante le festività natalizie. Inserita nella lista delle specie protette, la Legge Regionale n. 61 del 1974 ne vieta la raccolta in tutto il territorio del Lazio, anche perché è ormai rara allo stato spontaneo).
Da segnalare la presenza del Borsolo (Staphylea pinnata), specie arbustiva rara di notevole interesse biogeografico, poco comune nel Lazio e rara in Italia.
Il sottobosco erbaceo comprende diverse specie, che in soprattutto in primavera mostrano variegate fioriture: la Pervinca minore dai caratteristici fiori blu, le splendide fioriture bicolori dell’Anemone dell’Appennino, e il delicato colore rosa-fucsia delle due specie di Ciclamini, uno a fioritura primaverile (Cyclamen repandum), l’altro a fioritura autunnale (Cyclamen hederifolium).
Estratto da:
“Itinerari naturalistici nel territorio di Marino”- Bassani P., Hermanin L. - 1985
“La Flora dei Castelli Romani” - A.E.A. “Latium Volcano” - 2006