Pane Casareccio ottenuto con farina di ottima qualità di tipo zero o doppio zero, lievito naturale, sale alimentare, acqua, cruschello di grano senza aggiunta di prodotti chimici o biologici. la cottura avviene in forni a legna o alimentati diversamente ad una temperatura tale da consentire una crescita compatta e la formazione di una crosta spessa di 3 mm circa. La crosta ha la funzione di proteggere la mollica all'interno e conservarla spugnosa e tenera con dei fori o "alveoli" non troppo grandi e irregolari. La fase di cottura ha una durata variabile a seconda del tipo di pezzatura e può andare da 35 minuti a un'ora e venti circa. Il profumo e la fragranza di questo pane vanno attribuiti all'uso del lievito acido ed alla quantità/varietà dei cereali impiegati. Il lievito naturale, cioè l'impasto della lavorazione precedente, fatto acidificare, è ricco di fermenti vivi che favoriscono la conservazione del pane per diversi giorni.
L'origine storica di questo prodotto è legata alla tradizione contadina della zona. Il pane veniva preparato dalle singole famiglie e cotto nei forni a legna chiamati 'soccie'. Questo pane era già apprezzato nel secolo scorso per il suo profumo e la sua fragranza che rimangono inalterati per una settimana. Poi, intorno agli anni quaranta, si è diffuso con grande successo anche a Roma.