Da quando qui esisteva il fondo "Auzano", la grande tenuta agricola della gens Acutia, ad oggi non molto in questa zona è cambiato: pur attraverso numerosissimi frazionamenti, la vocazione agricola dell'area è sopravvissuta. Un elemento caratteristico del Parco è rappresentato da un reticolo di filari ad alto fusto, costituiti da pini, pioppi e platani. Questo "corridoio biologico" permette scambi e percorsi di vegetazione e fauna tra l'interno della città e la campagna. Tra la fauna è di particolare rilevanza la presenza del rospo smeraldino, frequenti sono le osservazioni del gheppio, mentre talvolta si avvista anche l'airone cinerino. Il restauro e la riqualificazione di uno dei casali della bonifica ha consentito di realizzare la Casa del Parco all'interno della quale è inserito il Centro di Cultura Ecologica - Archivio Ambientalista della LIPU.
La ricca vegetazione che interessa la valle del Fosso di San Basilio ospita, sotto, sopra e intorno all'acqua una straordinaria varietà di vita animale, strettamente connessa da una catena alimentare dove ogni specie è utile e legata alle altre in un rapporto di preda-predatore: insetti, anfibi, uccelli e piccoli mammiferi trovano in questo ambito cibo e riparo.
Tra le specie presenti vi sono l'istrice, l'airone cenerino, il pendolino, il martin pescatore, il cormorano, il gruccione e il granchio d'acqua dolce.
L'elemento naturale che caratterizza il Parco è il Fosso di San Basilio che percorre il Parco in tutta la sua lunghezza per confluire, unendosi al Fosso di Casal de' Pazzi, nel fiume Aniene, formando, con la sua vegetazione e la sua fauna, un interessante ecosistema ripariale.
L'area lambita dal Fosso di San Basilio determina una "zona umida" da valorizzare e salvaguardare per le valenze ecologiche, naturalistiche e paesaggistiche.
Il fosso naturale, punto di drenaggio e confluenza delle risorse idriche della zona, rende umido il terreno circostante favorendo la fertilità e la varietà delle specie vegetative: dalle bordure periferiche di canne comuni alle piante acquatiche (tifa, canna palustre, equiseto) alle alghe sommerse necessarie all'ossigenazione dell'acqua, ai rigogliosi alberi tipici, come il salice o il pioppo, in parte spontanei e in parte impiantanti dall'uomo.
Aguzzano è un'area relativamente piccola (circa 51 ettari) al centro di quartieri densamente abitati costruiti nella tenuta agricola dagli anni '50 in poi.
E' costituito da una superficie pianeggiante - il fondovalle del Fosso di San Basilio - che sale con un leggero pendio verso il quartiere Rebibbia, dove sono presenti piccole scarpate verticali in corrispondenza di affioramenti tufacei.