Sentieri del Parco: 002, 014, 011, 012, 007
Lunghezza: 8 km
Difficoltà: E/T
L’itinerario proposto è un percorso che unisce i due centri abitati del Parco, Mazzano Romano e Calcata, attraverso le tracce dell’antica città di Narce, in un contesto di grande bellezza paesaggistica. L’intero percorso richiede circa tre ore.
Partendo dal centro storico di Mazzano Romano, il percorso ha inizio in corrispondenza di Via del Lavatoio, indicata dai segnali del Parco con il numero 002. La strada scende rapidamente fino alla costruzione del vecchio lavatoio. Da qui si svolta a destra, lungo il sentiero che porta in pochi minuti al Treja. Si prosegue seguendo il corso del fiume, tra fitti alberi e numerose sorgenti, fino a raggiungere ed attraversare un ponte sospeso sul fiume Treja, si esce su una strada a sterrata (strada de Le Rote) e si gira a sinistra verso le rovine del tempio falisco de Le Rote, poi si raggiunge la strada provinciale in prossimità del confine tra le province di Roma e Viterbo. Girando a sinistra sulla strada asfaltata, si attraversa il ponte dul fiume Treja e subito dopo, sulla destra, si prende il sentiero 019 Fontejano, che si snoda in piano lungo il fiume Treja in mezzo a boschi e vecchi noccioleti abbandonati, fino ad offrire una suggestiva vista dal basso del borgo di Calcata. Si prosegue dritto fino ad un bivio. Tenendo la destra si attraversa un ponte sul Treja e ci si inerpica in salita giungendo a Calcata vecchia. Dopo la visita, si riscende dal sentiero 014 Grotticelli, prendendo via della Fontana nuova e seguendo il sentiero che scende fino a costeggiare il fosso della Mola di Magliano, affluente del Treja. Si raggiunge nuovamente la strada provinciale Mazzano – Calcata. Attraversata la strada si prosegue sempre lungo il fosso della Mola, prendendo la strada sterrata immediatamente a sinistra, segnalata con il numero 011. Il tracciato segue le pendici di Monte Li Santi mantenendosi sul fondovalle per circa 800 metri, quindi con una svolta a destra comincia a salire, andando ad allacciarsi alla strada comunale Le Rote. Si prosegue a sinistra lungo questa strada. Dopo circa 200 metri è consigliabile fare una piccola deviazione, che porta ad una delle necropoli di maggiore interesse del territorio il “Cavone di Monte Li Santi”. Un recente lavoro di valorizzazione promosso dal Parco ha consentito la riapertura di alcune tombe e di restituire, anche se per un breve tratto, l’aspetto originario dell’antica necropoli. Il sito archeologico si raggiunge prendendo il sentiero 018 che sulla sinistra si inoltra nel bosco, dopo un breve tratto scosceso sistemato con gradini, si apre l’affaccio sulle tombe. Tornati sulla strada de Le Rote ripercorrendo al contrario lo stesso sentiero, si prosegue verso sinistra e poi sempre dritto lungo campi coltivati, fino a trovare i segnali del sentiero 012. Il tracciato continua pianeggiante per circa 250 metri poi si inoltra nel bosco e comincia a scendere nella forra. Il sentiero conduce sulla riva del Treja in corrispondenza di un ponte in cemento che consente un tranquillo passaggio. Dalla sponda sinistra si segue la comoda strada, segnale 007, che sale al centro storico di Mazzano Romano, luogo di partenza dell’itinerario.
L’itinerario proposto attraversa il cuore del Parco e offre diverse varianti. Dal sentiero 14, che conduce da Calcata alla strada provinciale lungo il Fosso della Mola, è possibile raggiungere la cima del colle di Narce, fulcro dell’antica città falisca, di cui conserva alcuni resti. Poco prima della strada, un’indicazione sulla destra segnala il sentiero che in meno di un chilometro sale sulla cima, da qui si apre una straordinaria veduta delle forre del Treja e del borgo di Calcata. Un altro sito di elevata importanza archeologica è raggiungibile se dal sentiero 11 si imbocca la Strada delle Rote verso destra anziché sinistra, si arriva così sulla riva del Treja e ai resti del tempio falisco di Monte Li Santi-le Rote. Da qui è possibile abbreviare l’itinerario, sia provenendo da Calcata sia da Mazzano, un ponte in legno tibetano supera il Treja congiungendo la Strada delle Rote al sentiero 002, descritto all’inizio dell’itinerario.
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