Il moscardino (Muscardinus avellanarius) è un piccolo roditore della famiglia dei gliridi, inconfondibile per il colore rossiccio e la coda pelosa
Costruisce dei nidi rotondi con materiali vegetali ed è una specie prettamente arboricola: si sposta di ramo in ramo, di cespuglio in cespuglio e di albero in albero ed è estremamente riluttante a scendere a terra. Per la sua conservazione è necessaria una copertura boschiva continua con un ricco sottobosco, con abbondanti produzioni di frutta e semi, come nocciole, faggiole, ghiande, more e fragole.
Nel Parco dei Monti Simbruini il moscardino è presente, ma poco studiato. Per questo motivo l’Ente ha attivato il monitoraggio della specie installando cassette-nido, realizzate nel laboratorio di falegnameria del Parco, in varie zone dell’area protetta, come previsto dal protocollo delle attività della Rete Regionale di Monitoraggio del Moscardino a cui afferiscono già altre aree protette del Lazio.
Il moscardino è specie di elevato interesse che richiede una protezione rigorosa, si trova infatti nell’allegato VI della Direttiva Habitat 92/43/CE, è protetta dalla Convenzione di Berna (all.III) e dalla L.N. n. 157/92. Ancora il moscardino non ha fatto capolino nelle cassette-nido, ma durante i primi controlli svolti nello scorso anno il personale del Servizio Naturalistico e Guardiaparco ha trovato altri ospiti che hanno approfittato delle piccole strutture: un ghiro e i nidiacei di una coppia di cinciarelle oltre a varie specie di invertebrati.
I prossimi controlli sono previsti in estate.