
È l'affluente più importante del Fiume Fiora . Nasce dal Lago di Mezzano , nella Caldera di Latera , assumendo all'inizio il nome di fosso delle Volpi. Dopo aver delimitato il versante meridionale della Selva del Lamone s'incanala in una lunga e stretta forra, che percorre fino a sfociare nel Fiora. Lungo in tutto 32 km, il suo corso è in parte compreso entro il Sic (sito d'interesse comunitario) del sistema fluviale Fiora-Olpeta, per via dell'estrema rilevanza dei suoi ambienti.
Fino al 2003 era segnalata la lontra, poi del più minacciato ed elusivo mammifero terrestre italiano – ad abitudini alimentari strettamente ittiofaghe - si sono letteralmente perse le tracce. Eppure nelle sue acque, tra verdeggianti filari di ontani e salici, vivono ancora numerose specie di pesci come la trota fario, il triotto, il barbo, la rovella, il cavedano, il vairone. Un'abbondanza e una varietà che hanno sempre meno riscontri nell'intero territorio nazionale. Oggi quella dei pesci è in Italia la classe animale di vertebrati più a rischio, a causa dell'inquinamento e delle modificazioni territoriali.
Non è facile osservarlo, ma è un ottimo indicatore ambientale. È il gambero di fiume. Prevalentemente solitario, ad attività soprattutto crepuscolare e notturna, è un piccolo crostaceo che vive nei più puliti dei nostri corsi d'acqua, tra cui l'Olpeta. Sceglie fiumi e torrenti ricchi di cibo e rifugi come tronchi sommersi, accumuli di rocce, lettiere di foglie, argini adatti a scavare tane. Nel Lazio è una specie protetta, dunque vietato catturarlo. In quest'area sono stati effettuati negli anni scorsi anche interventi di ripopolamento da parte dell'Università degli Studi della Tuscia, finanziati dall'Ue.