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21 Agosto 2019

Non è riuscito a sopravvivere il piccolo rapace soccorso a ferragosto

Non ce l’ha fatta il piccolo rapace consegnato da un cittadino ai Guardiaparco nel giorno di ferragosto e portato nella giornata stessa al Centro di Recupero “Il Nostro Regno degli Animali”. Nonostante le cure tempestive, il veterinario dottor Umberto Cara ci ha dato la notizia, confermando che quello che, ad una prima rapida osservazione, era sembrato un pullo di Poiana in condizioni che non erano apparse gravi, era in realtà un pullo di Sparviere (Accipiter nisus). I giovani di questa specie solitamente restano a lungo con gli adulti abbandonando il nido dopo circa un mese; al povero pullo molto probabilmente la prova volo si è rivelata fatale.  

Lo Sparviere è un piccolo rapace diurno e efficiente cacciatore solitario, presente per tutto l’anno nei boschi del Parco. Ha un’apertura alare compresa tra i 55 e i 79 cm. Tra maschi e femmine, come del resto in quasi tutti i rapaci, vi è una notevole di¬fferenza nelle dimensioni. I maschi, lunghi fino a 28 centimetri, hanno un piumaggio grigio ardesia nelle parti superiori e barre rosso-arancio in quelle inferiori. Le femmine arrivano fino a 38 centimetri, presentano le parti superiori grigio-brunastre e quelle inferiori barrate di grigio. Le maggiori dimensioni della femmina le consentono di predare anche uccelli di media grandezza come merli, rigogoli o tordi. Le ali corte e arrotondate gli permettono un volo agile tra il folto del bosco. Può volare radente tra le piante per sorprendere le prede che insegue e cattura, generalmente piccoli uccelli come fringuelli e cince. Per distinguere lo Sparviere da altri piccoli falchi, bisogna fare attenzione, oltre che alle ali corte e arrotondate, allo stile di volo: poche e rapide battute intercalate da lunghe planate.

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