Si celebra il 18 marzo la “Giornata Mondiale del Riciclo”, per focalizzare l’attenzione dell’opinione pubblica sull’economia circolare, unica opportunità per invertire la rotta del Pianeta e garantire così un futuro alla Terra.
L’incessante produzione di materie prime basata sul sovrasfruttamento delle risorse naturali sta portando la Terra al collasso è quindi necessario cambiare le nostre abitudini per dare all’ambiente un’opportunità di riscatto nel prossimo futuro. Riutilizzare i materiali riciclabili, ovvero dare una seconda vita ad oggetti da considerare risorse e non rifiuti, può attivare un processo virtuoso, la cosiddetta economia circolare, utile a ridurre l’impatto negativo dei gas serra e a sviluppare nuove opportunità lavorative strettamente legate al settore verde.
L’Italia risulta essere tra i Paesi virtuosi in Europa per quanto riguarda l’indice di circolarità, ossia il valore attribuito al grado di efficienza nell'uso delle risorse, delle materie prime seconde e dell'innovazione in produzione, consumo, gestione rifiuti. Rispetto al raggiungimento degli obiettivi stabiliti dall’UE però ci sono dei ritardi a livello normativo che riguardano il cosiddetto “End of Waste”, ovvero la cessazione della qualifica di rifiuto, da affrontare al più presto.
“Un’inversione di rotta - commenta il presidente del Parco dei Castelli Romani, Ing. Gianluigi Peduto - che deve partire dai più giovani perché l’economia circolare rappresenta il loro futuro sostenibile, la possibilità di creare nuovi posti di lavoro. I rifiuti non più considerati come tali, ma grazie alla strategia delle tre R: Riduzione, Riutilizzo, Riciclo, materie prime sulle quali investire per cambiare la nostra mentalità e costruire un mondo in cui uomo e ambiente possano convivere in equilibrio”.