I paesaggi del Parco dei Castelli Romani ci regalano spettacoli diversi a seconda delle stagioni. Durante il periodo invernale ci troviamo di fronte ad uno scenario molto diverso da quello dei mesi estivi ma non per questo meno affascinante. I colori cambiano, il panorama si tinge di tinte più tenui, le foglie non sono più sugli alberi ma formano un tappeto ai loro piedi, l’erba è nascosta sotto la brina ghiacciata del mattino, a volte sotto la neve, l’energia non si manifesta più in superficie ma si ritrae verso l’interno in attesa di esprimersi nuovamente con l’arrivo della Primavera.
Passeggiare in mezzo alle radure, dove pozze d’acqua e pantani assumono l’aspetto di piccoli laghi ghiacciati, è emozionante, così come lo è inoltrarsi tra gli alberi dei boschi che, con i loro rami intrecciati, disegnano uno scenario incantato. Nel bosco i raggi del tiepido sole filtrano bassi, creando giochi di ombre e luci, la nebbia avvolge frequentemente i sentieri dando al bosco un aspetto misterioso e insondabile nel quale si procede a passo lento, tra l’intricato groviglio di arbusti dove, di tanto in tanto, spicca qualche bacca tardiva o accenno di infiorescenza a rallegrare le tonalità bianche e grigie del periodo.
La Natura affronta così la stagione più fredda dell’anno in attesa di una nuova rinascita, in questa dimensione dove tutto sembra sospeso e il tempo sembra essersi fermato, lo sguardo di contemplazione e il silenzio ovattato sono interrotti solo dal rumore dei nostri passi che si affrettano sulla via del ritorno per non essere sorpresi dal buio. Le luci della sera scendono infatti molto presto, ma anche queste ci meravigliano con i riflessi di tramonti infuocati nelle serate più fredde e limpide. La Natura insomma, sa sempre come stupirci e sorprenderci, l’importante è saperla apprezzare nelle svariate sfaccettature dei suoi cambiamenti stagionali.