Il prossimo 13 gennaio ricorre l’anniversario del Parco dei Castelli Romani, istituito il 13 gennaio 1984 con L.R. n. 2, allo scopo di tutelare l’integrità delle caratteristiche naturali e culturali dei quindici Comuni che occupano l’antico Vulcano Laziale, per contribuire al riequilibrio territoriale e allo sviluppo socio-economico delle popolazioni interessate.
Il Parco regionale dei Castelli Romani ha alle spalle una storia di grande consapevolezza, sensibilità, lungimiranza e senso civico: furono proprio gli abitanti dei Castelli Romani a raccogliere le firme per chiedere l'istituzione di un'area protetta che difendesse il patrimonio ambientale della zona dei Colli Albani.
La nascita dell’area naturale protetta ha permesso di mantenere integre porzioni di territorio che nel tempo si sono dimostrate di fondamentale importanza, anche a livello europeo, per la salvaguardia della biodiversità e sono entrate a far parte delle Rete Natura 2000. Un’area, quella del Parco che, ad oggi, si trova a dover fronteggiare numerose problematiche, legate alla forte antropizzazione del territorio, ma che continua ad avere un ruolo importante nella costruzione di una visione sostenibile, in cui uomo e ambiente convivono positivamente.
“L’Ente - dichiara il presidente del Parco dei Castelli Romani, ing. Gianluigi Peduto – ha la responsabilità dell’eredità ricevuta e continua ad impegnarsi per il futuro, attraverso le quotidiane attività di vigilanza, di promozione e valorizzazione del territorio, dove un ruolo di primaria importanza viene giocato dall’educazione ambientale dei giovani, elemento imprescindibile per cambiare l’approccio dell’uomo nei confronti delle risorse ambientali che lo circondano. Risorse che, ci teniamo a sottolineare, non sono inesauribili: la loro conservazione e la nostra sopravvivenza, sono strettamente legate e dipendono da una trasformazione del nostro comportamento verso l’applicazione delle cosiddette buone regole di sostenibilità”.