Martedì 10 aprile 2018 la seconda edizione
Dopo il successo dell’esordio nel 2017, con l’organizzazione di “Parco…anch’io”, giornata durante la quale l’Ente ha aperto le porte della sede di Villa Barattolo - a Rocca di Papa (RM) - a tutti i cittadini, con attività, mostre, passeggiate naturalistiche e degustazione di prodotti del territorio, per il 2018 la Festa diventa patrimonio diffuso del territorio.
Quella del 10 aprile è una data storica in quanto ricorda quel lontano giorno del 1976 in cui, un gruppo di cittadini e rappresentanti di Associazioni del territorio, si riunì per dare vita al Comitato promotore del Parco, un progetto ambizioso volto a salvaguardare il nostro territorio e il suo ricco patrimonio naturalistico e paesaggistico. Una lunga strada che, attraverso manifestazioni di sensibilizzazione e raccolta firme, culminò con l’istituzione, attraverso la Legge regionale n. 2 del 13 gennaio 1984, del Parco suburbano dei Castelli Romani per "tutelare l’integrità delle caratteristiche naturali e culturali dei quindici Comuni che occupano l’antico Vulcano Laziale, per contribuire al riequilibrio territoriale e allo sviluppo socio-economico delle popolazioni interessate".
Il 10 aprile 2018, quindi, sarà l’occasione per riappropriarsi del ritmo lento della natura, per raccontarla, per sensibilizzare, per educare e per promuovere la bellezza e la cultura dei Castelli Romani. Una data dalla quale ripartire e rilanciare gli ideali che diedero vita alla nostra Area protetta, animati dallo stesso spirito di coloro che, in quel lontano giorno, si mobilitarono per intraprendere un viaggio con la consapevolezza che un valore inestimabile, il patrimonio ambientale dei Castelli Romani, doveva essere a tutti i costi difeso attraverso scelte sostenibili di vita.
“La ricorrenza – precisa il presidente Sandro Caracci – vuole essere occasione per ribadire gli ideali e le motivazioni che portarono all’istituzione del Parco, ma anche spunto per puntare l’attenzione sull’ambiente del presente e per affrontare le sfide del futuro. Per questo sarà necessario coinvolgere il territorio a tutti i livelli, da quelli Istituzionali al vasto mondo dell’Associazionismo e della cultura, invitando tutti a cogliere questa opportunità per trasformarla in qualcosa di fortemente legato alla propria identità attraverso la promozione di iniziative diffuse su tutto il nostro territorio”.