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Festa dei Canestri e del Pane Benedetto

    La Festa di Canestri e del Pane Benedetto, che si tiene a Civitella San Paolo il 1° maggio, è la più caratteristica e suggestiva manifestazione del paese.

    Questa festa, che ha origine dai riti pagani dei romani celebrati a scopo propiziatorio in onore di divinità agresti, ha assunto, con l'avvento del Cristianesimo, valore liturgico di solennità in onore dei Santi copatroni Filippo e Giacomo, ai quali vengono offerti simboli e prodotti del lavoro dell'uomo: fiori, pani e canestri.

    I canestri, finemente ed artisticamente addobbati con nastri variopinti e fiori, vengono portati in processione dalle ragazze di Civitella vestite in costume tradizionale, questo è è senza dubbio il punto focale della manifestazione, che con un'esplosione di profumi e di colori vuole propiziare la stagione del raccolto e proteggere lo stesso dalle calamità meteorologiche a cui potrebbe andare incontro.

    La leggenda popolare vuole che sia proprio San Giacomo, riconosciuto da un pastorello che si trovava con il suo gregge ai confini del territorio di Civitella, a fugare la pioggia e la grandine che invece si riversava copiosa nei territori circostanti.

    Questo miracolo risultava essere prodotto dalle pezzuole di stoffa contenenti il Pane Benedetto e appese nelle campagne Civitellesi, che proteggevano il raccolto, tanto da indurre anche gli abitanti dei paesi limitrofi a chiedere la benevolenza del santo mediante il Pane Benedetto distribuito durante la Festa.

    Ancora oggi la tradizione vuole che sul Pane Benedetto, portato in processione dalle giovani di Civitella e distribuito in Piazza al termine della Processione, venga impressa la stampigliatura del Santo e che questa parte non debba essere mangiata ma conservata in pezzuole da appendere nei campi per propiziare e proteggere il raccolto.

    La festa ha una forte valenza storica e culturale e riscuote da sempre un grande successo, dovuto senza dubbio all'attaccamento che per questi festeggiamenti hanno nel cuore sia i paesani, quanto tutti coloro che vi partecipano, ritrovando nelle tradizioni popolari/religiose il simbolo delle nostre origini contadine.

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