La notizia, appresa dalla stampa locale, dell’incidente accaduto qualche giorno fa, di cui è stato vittima il Sig. Francesco Monaco, centauro veliterno, nei boschi del Monte Artemisio, nel Comune di Velletri, favorisce una pacata e al contempo ferma riflessione su quanto accaduto all’interno dell’area protetta del Parco dei Castelli Romani.
Lo scampato pericolo da più gravi conseguenze fa tirare un sospiro di generale sollievo e tutti auguriamo una completa, quanto pronta guarigione all’ex campione di motociclismo su pista.
È però doveroso precisare alcuni aspetti dell’accaduto.
L’incidente è avvenuto nei pressi del sentiero, che dal Rifugio del Monte Artemisio, conduce, in ripida discesa al Fontanile del Turano. Un bel tratto all’interno del bosco, mèta frequente di escursionisti e fruitori di svariata età e provenienza, come detto, all’interno del Parco del Parco dei Castelli Romani. Tale atteggiamento costituisce pericolo per sé e per tutti coloro che frequentano i sentieri del bosco, in cerca di riposo e tranquillità.
Appare doveroso che, scampato il pericolo, si debba richiamare l’attenzione su quanto riportato dalle Leggi dello Stato ed in particolare sulla Legge della Regione Lazio n. 29 del 1987 che all’art. 1 tra l’altro recita: “…È fatto divieto a chiunque di circolare fuoristrada con veicoli a motore (autoveicoli o motoveicoli)…”. E questo a prescindere che si tratti di Area Protetta o meno.
NON È CONSENTITO AD ALCUNO, SE NON ESPRESSAMENTE AUTORIZZATO, CIRCOLARE FUORISTRADA.
Quella della “circolazione fuori strada” resta una delle violazioni di legge più frequenti a cui il personale Guardiaparco e ogni altra Forza di Polizia a cui sono demandati i controlli di legge, devono far fronte quotidianamente. Fenomeno questo, piuttosto difficoltoso da contrastare, a causa della velocità e della mobilità di una moto da cross nei confronti di personale in servizio a piedi o in autopattuglia. Situazione aggravata, a volte, dall’assenza della targa sulle moto (in violazione di legge), che rende praticamente non identificabili le moto stesse e i loro conducenti.
Pertanto, rinnovando gli auguri di pronta guarigione allo sfortunato centauro, è premura di questo Ente, che quotidianamente opera per la salvaguardia del territorio e il mantenimento delle bellezze naturali dei Castelli Romani, ricordare che è auspicio di tutti che i Colli Albani ed il Monte Artemisio siano sempre più frequentati dalle famiglie e da tutti coloro che amano la natura e il proprio territorio. Chi pensa di utilizzare il “polmone verde dei Castelli” come un circuito da cross… ha sbagliato indirizzo e si spera che possa essere perseguito per legge, ove emergano responsabilità certe.