Il risultato di una delle azioni di contrasto al bracconaggio
Contrasto all’abusivismo, recupero di fauna selvatica, abbandono rifiuti, educazione ambientale.
Sono queste le attività sulle quali, negli ultimi due mesi, si è concentrata l’azione dei Guardiaparco del Parco regionale dei Castelli Romani.
La Vigilanza è un settore fondamentale per un Parco perché, essendo presente sul territorio ogni giorno dell’anno, fornisce una ‘mappa’ aggiornata in tempo reale dello stato di salute, delle problematiche e anche delle aspettative che si hanno verso l’Ente; per questo è importante conoscerne e raccontarne puntualmente le attività.
Significativo, fra aprile e maggio, il numero di interventi di censimento e bonifica straordinaria di siti oggetto di abbandono di rifiuti. Oltre a rilevare le aree, dandone debita segnalazione alle Amministrazioni comunali di competenza, i Guardiaparco hanno rimosso l’immondizia da siti di particolare pregio naturalistico, prima che venisse attivato l’intervento comunale; questo per dare un segnale e per restituire decoro e vivibilità ad aree verdi dei Castelli Romani.
I Guardiaparco continuano a essere impegnati in attività di educazione ambientale, con escursioni e partecipazione ad eventi sul territorio, perché la prevenzione resta uno dei metodi più efficaci che assicura risultati nel tempo, in termini di tutela e fruizione sostenibile del territorio.
In otto settimane sono state ben tre le azioni di contrasto al bracconaggio, attività che l’Ente Parco porta avanti con continuità, al fine di individuare e recuperare mezzi illeciti di caccia, e che richiedono la presenza sul territorio in orari e modalità diverse dal normale servizio di vigilanza quotidiana.
Infine, intenso è l’impegno profuso nelle attività di controllo dei tagli boschivi, che si possono effettuare solo se regolarmente autorizzati, quindi con criteri e prescrizioni ben precise; completa il quadro delle attività la verifica dei tracciati della rete sentieristica, il rilascio delle autorizzazioni necessarie al trasporto delle armi all’interno dei confini del Parco, la cura del contenzioso amministrativo (soprattutto pratiche relative a sosta fuori strada e raccolta funghi).
