Il Santuario è arroccato sulla sommità di una rupe ben difesa nelle valli del Sorbo, al confine tra i Comuni di Campagnano e Formello. Il luogo fu abitato sin dal medioevo, ma le prime notizie risalgono al 996 quando viene menzionato come " castellum ", forse sorto a seguito delle invasioni saracene del X sec. Il castello nel corso dei secoli XI-XIV appartenne prima al Monastero di S. Paolo e poi alla famiglia Orsini. Nel 1427 erà però già in abbandono, e fu allora che Martino V permise ai Frati del Carmelo di erigere un monastero, presso la chiesa primitiva dedicata a Beatae Mariae Castri Sorbi , che divenne un Santuario di pellegrinaggio dedicato alla Madonna. Il culto mariano, fu probabilmente rinvigorito attraverso la leggenda che narra di un guardiano privo di una mano che usava pascolare i maiali nella Valle del Sorbo. Un giorno, cercando una delle scrofe che si era allontanata, la ritrovò presso un albero di sorbo, dove gli apparve la Madonna. La Vergine, facendo ricrescere la mano al giovane, gli disse: "vai e convinci i tuoi paesani a costruire un santuario su questo colle. Chi verrà qui in processione avrà la mia grazia. Se non ti credono mostra loro la tua mano".
Il Santuario, è costituito dal monastero con rifacimenti sino al XVIII sec., e dalla chiesa risalente al XV sec. Al 1682 risalgono due altari su progetto di Carlo Fontana. Di pregio è la tavola della Madonna con il bambino (XI-XIII sec.), oggi conservata nel Museo Parrocchiale di Campagnano.
Il monumento è inserito in un'ambiente di particolare rilevanza dal punto di vista naturalistico: il Santuario della Madonna del Sorbo.