"Dune costiere con Juniperus spp" e "Dune con foreste di Pinus pinea e/o Pinus pinaster"
Nel nostro lungo viaggio lunga la Rete Natura 2000, oggi andiamo a conoscere due habitat che caratterizzano le nostre coste, almeno nei tratti meglio conservati.
Per la loro importanza sono entrambi “prioritari” (con il famoso asterisco che significa che abbiamo una responsabilità particolare per la loro conservazione).
Iniziamo dalle “Dune costiere con Juniperus spp”, formazioni vegetali che vedono la presenza di due specie di ginepro: il ginepro coccolone Juniperus oxycedrus subsp. macrocarpa e il ginepro fenicio Juniperus phoenicea. Nelle aree più vicine al mare domina il ginepro coccolone, con arbusti piuttosto bassi, isolati o in piccoli gruppi. Procedendo verso l’interno, gli arbusti sono più continui e sviluppati tanto da arrivare anche ad altezze vicine ai 4 metri. Questo habitat, un tempo presente su gran parte della fascia costiera della nostra regione, è ora limitato alle poche aree in cui le dune stabili non siano state sfruttate per scopi turistici o residenziali. È fondamentale quindi la conservazione di questi lembi di costa ancora naturali. Dove ancora presenti, le comunità a ginepri sono spesso piuttosto frammentarie a causa del passaggio e calpestio dei bagnanti. Una delle misure di conservazione adottata, semplice ma efficace, è la costruzione di passarelle di legno per “guidare” l’attraversamento delle dune. Altre minacce possono venire dalla diffusione di specie vegetali aliene invasive come il Carpobrotus sp., che tende a ricoprire uniformemente le dune eliminando le altre specie vegetali.
Un altro habitat importante per le nostre aree costiere è quello delle “Dune con foreste di Pinus pinea e/o Pinus pinaster”. Entrambe queste specie vegetali sono ritenute dubbie per quanto riguarda il loro essere autoctone nel Lazio. Infatti, il pino domestico Pinus pinea si ritiene sia una specie introdotta in epoca storica; le pinete di pino domestico sono state impiantate prevalentemente per la produzione dei pinoli; il pino marittimo Pinus pinaster, invece, è specie ritenuta autoctona solo in Liguria, Toscana, Sardegna e nell’isola di Pantelleria; a queste regioni nella più recente checklist della flora vascolare italiana è stato aggiunto anche il Lazio ma nella nostra regione non esistono comunque pinete dominate da questa specie. In qualunque caso, se lasciate alla libera evoluzione, le pinete a pino domestico tendono ad ospitare un sottobosco ricco in specie vegetali della macchia mediterranea e della lecceta e quindi anche moltissime specie di animali. Questo habitat è principalmente minacciato dagli incendi. Il fuoco, infatti, si diffonde molto rapidamente a livello delle chiome di queste conifere e, se frequenti, gli incendi possono portare alla progressiva sostituzione delle pinete con garighe, formazioni vegetali cespugliose che rappresentano uno stadio involutivo derivato dalla distruzione di questo habitat.
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