
La Castagna di Vallerano è data dai frutti delle varietà Castanea Sativa Miller, Castagna, Marrone Fiorentino e Marrone Premutico. Presenta una pezzatura da media a grossa (50-70 frutti per ogni kg di prodotto fresco o 50-90, per la varietà Castagna) ed una piccola (62-70 frutti per ogni kg di prodotto fresco o 62-90, per la varietà Castagna), polpa bianca e croccante, sapore dolce, resistente alla cottura, con ottime caratteristiche organolettiche. La raccolta che avviene tra il 20 settembre e il 10 novembreviene è effettuata a mano o con macchine raccoglitrici aspiratrici.
La coltura del castagno caratterizza fortemente il territorio di Vallerano già dal 1500. Nel 1584 il Principe Farnese autorizza l'esportazione delle castagne nei paesi vicini in cambio di cereali. Il censimento, effettuato dallo Stato Ecclesiastico nel 1656, mostra come la vendita delle castagne costituisse la maggior fonte di reddito e sostentamento delle locali confraternite. Gli atti del Convegno internazionale tenuto a Spoleto nel 1993 indicano la piazza di Vallerano come il centro più importante del Viterbese sia per la produzione che per la commercializzazione di questo prodotto. Il legame tra Vallerano e la castagna è, altresì, riscontrabile dall'esistenza delle grotte tufacee, con vasche per la cura a freddo delle castagne, tuttora in funzione per il trattamento ai fini conservativi del prodotto.