Coltivata tra Gaeta e Formia, la pianta di questo pomodoro denominato "spagnoletta" è più bassa rispetto ai pomodori di uso più comune. Molto ricercato e apprezzato per il suo sapore, il pomodoro spagnoletta viene utilizzato allo stadio di maturazione rossa per la preparazione di sughi in particolare a base di pesce, in insalate se raccolto a metà maturazione, e per ottenere pomodori secchi. A causa della sua consistenza acquosa non è invece adatto per le conserve. Presenta una caratteristica forma a spicchi, piccole dimensioni, sapore acidulo e consistenza più acquosa di altri pomodori. La sapidità cho lo contraddistingue è dovuta alla zona di produzione dove l'acqua di irrigazione è salmastra. Cresce bene su terreni sabbiosi, in particolare nella piana di Sant'Agostino, dove viene piantato a febbraio. È quindi un pomodoro precoce che in condizioni climatiche favorevoli può essere raccolto anche a maggio. La sua delicatezza, la minor resa rispetto ad altre varietà di pomodori, il maggiore scarto dovuto al fatto che tende a marcire facilmente, ma soprattutto la progressiva scomparsa di un certo modo di coltivare la terra, hanno inciso sulla diffusione di questo pomodoro che purtroppo viene prodotto in quantità sempre minori. Le piante del pomodoro spagnoletta, infatti, venivano spesso piantate tra una vite e l'altra: in questo modo il contadino faceva manutenzione ad entrambe le specie senza lavoro ulteriore e raccoglieva i pomodori a maggio senza quindi interferire con la crescita e la cura delle viti stesse. Inoltre, stante la precocità della varietà, il terreno veniva concimato con la cenere che si ricavava abbondante dalla legna arsa per riscaldare le case durante i periodi freddi. Per il suo sapore particolare e la sua precocità il pomodoro Spagnoletta è tuttora molto apprezzato soprattutto a Roma (dove viene chiamato "Casalino") e in generale in tutto il Centro-Sud, spuntando spesso prezzi superiori rispetto ad altri tipi di pomodoro. La superficie totale investita da quest'ecotipo è stata stimata pari a circa 5 ettari, distribuita in numerosi e piccolissimi orti familiari.
Questa varietà locale viene tradizionalmente coltivata nei comprensori orticoli dei comuni di Formia e Gaeta da lungo tempo. Numerose sono le testinomianze orali che attestano la coltivazione di questo prodotto in particolare alcune aziende si autoriproducono il seme da almeno 70 anni.