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Marrone di Latera

  • Tipologia: Prodotti tradizionali
  • Categoria: Frutta e ortaggi
  • Zone di produzione: Latera(VT);
    Periodo di produzione: Settembre-ottobre
Marrone di Latera

Il marrone di Latera presenta un colore marrone tendente al rossiccio, una pezzatura grande, forma circolare-globosa, molto omogenea, un episperma (pellicola) sottile, di colore giallognolo, facilmente asportabile. Il sapore è dolciastro più o meno intenso. Le piante presentano un'altezza variabile tra 20 e 30 metri con chiome che assumono un aspetto molto ampio con un portamento che si sviluppa secondo forme naturali. I fusti dei singoli individui seguono, per lo più, un andamento non rettilineo, prima di biforcarsi in branche principali a cui seguono altre di ordine inferiore. Il terreno inerbito viene mantenuto pulito con l'operazione dello sfalcio eseguita poco prima della raccolta. Il sesto d'impianto è di tipo irregolare. La forma di allevamento utilizzata in zona è riconducibile a quella naturale ossia libera. La potatura non viene praticata in quanto si eliminano solamente i rami secchi. La raccolta delle castagne avviene manualmente per tutto il mese di ottobre; tale pratica consiste nella raccolta delle castagne cadute in terra e fuoriuscite dai ricci. Durante la fase di raccolta viene anche eseguita una veloce cernita e selezione dei frutti. Le castagne raccolte vengono poste in cassette di legno o sacchi di plastica o juta e vendute tal quali o sottoposte all'operazione di "Curatura" o "Bagnatura" in acqua a temperatura ambiente per 7-8 giorni senza aggiunta di alcun prodotto chimico. Terminata la "curatura" i frutti vengono scolati e selezionati al fine di eliminare quelli visibilmente guasti. L'asciugatura dei frutti avviene attraverso frequenti paleggiamenti ("trapalature") delle castagne poste su pavimenti puliti e porosi degli stabilimenti. Durante questa fase le castagne subiscono un'ulteriore selezione: i frutti di piccola pezzatura vengono dati come alimentazione ai maiali. La conservazione delle castagne avviene all'interno di cantine o locali freschi, distese sul pavimento o in cassette di legno. Il confezionamento dei marroni avviene in sacchi di rete.

Nel '400 tra le norme statutarie dei Farnese era prevista la pena di uno scudo d'oro per ogni castagno tagliato, poiché i duchi erano convinti che i castagneti rendessero molto più salubre l'aria. Inoltre, analizzando il "Cabreo della Pieve" di Latera, ossia il più antico catasto conservato nell'archivio storico della locale chiesa di San Clemente, che contiene la descrizione dettagliata di tutti i beni "stabili" della chiesa stessa, si osserva nel capitolo "C" il riferimento alla località "Pianellara" (probabilmente distorsione dialettale di "Pian dell'Aia"-castagneto a ridosso del centro abitato) dove risulta che "gli Eredi di Dionitio Signorelli possiedono un arboreto con un pezzo di castagneto in contrada Pianellarria"

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