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Ciliegia con polpa poco soda e frutto medio- piccolo, dal sapore particolarmente gradevole. Coltura per lo più consociata. La produttività media è di circa 35 kg per pianta, con punte, del tutto eccezionali, che giungono fino a 250 kg/pianta. La produzione complessiva, pertanto, è stimabile intorno ai 1300/1500 quintali.
Le piante di ciliegio coltivate nel comune di Celleno appartengono a cultivar di antica tradizione locale. La pianta viene introdotta nel Lazio al tempo dei Romani, dal proconsole Lucullo, in seguito se ne diffonde la coltura lungo la Valle del Tevere. Nel territorio in esame, le origini si possono far risalire al tardo medioevo, come coltura secondaria negli oliveti e nei vigneti. Se ne trova traccia nei protocolli notarili del XIV secolo.Fin dagli anni successivi il dopoguerra, Celleno e paesi limitrofi, noti per le ciliegie dolci, danno origine ad un commercio.Per valorizzare la coltura nel 1960 viene inaugurata a Celleno la "Sagra delle Ciliegie". Nonostante il successo, l'ultima edizione vede la luce nel 1972 a causa della gravissima crisi del settore. Con coraggio, nel 1980 tale iniziativa è stata ripresa a S. Angelo di Roccalvecce. Dal 2003 la città di Celleno è divenuta "città delle ciliegie" facendo da capofila per gli altri comuni d'Italia che producono questo gustoso frutto.