
In tutte le organizzazioni (enti pubblici o privati), il “clima organizzativo di lavoro” costituisce un elemento importante nel determinare la soddisfazione e la motivazione dei lavoratori (benessere lavorativo) e la produttività dell’organizzazione stessa in termini di efficacia ed efficienza. “Il clima” corrisponde all’insieme delle “percezioni condivise” che i membri di una organizzazione hanno rispetto al proprio ambiente di lavoro: le relazioni con i colleghi e il datore di lavoro, il livello di collaborazione, il carico di lavoro, l’autonomia lavorativa, la qualità della comunicazione, molteplici aspetti che caratterizzano la propria vita professionale e la cui positività va ad incidere sul clima organizzativo. Un clima positivo può influenzare il benessere psicofisico di chi lavora, è legato al benessere del personale ma anche, strettamente, al “successo organizzativo”, ossia alla capacità di una organizzazione di raggiungere gli obiettivi che si pone, limitando l’insorgenza di fenomeni di insoddisfazione o malessere individuale come lo stress, l’assenteismo, la caduta di motivazione. L’OCS, ovvero Organizational Checkup System, è un programma di ricerca dedicato appositamente all’indagine del “clima organizzativo di lavoro”. Tale programma serve principalmente a definire la rotta, ovvero la direzione che finora l’organizzazione ha preso, e quella che da ora in poi vuole intraprendere, in un’ottica di sviluppo e di miglioramento della qualità della vita lavorativa di tutti i dipendenti e collaboratori. L’attenzione alla “salute organizzativa” è testimoniata dal fatto che da decenni nella letteratura scientifica e in giurisprudenza si è cominciato a parlare del rischio psicosociale, ovvero di quel rischio in cui i lavoratori possono incorrere, legato a “tutti quegli aspetti relativi alla progettazione, organizzazione e gestione del lavoro, nonché a i rispettivi contesti ambientali e sociali che dispongono del potenziale per dar luogo a danni di tipo fisico, sociale o psicologico”. Attenzione che è stata ulteriormente rimarcata dal Decreto legislativo n. 81 del 9 aprile 2008, che ha ribadito l’obbligatorietà da parte del datore di lavoro di valutare tutti i possibili rischi in cui i propri lavoratori possono incorrere nello svolgimento del proprio lavoro, riferendosi non solo al rischio biologico, fisico e chimico ma anche a quello psicosociale. Il Programma OCS messo a punto da Maslach e Leiter (2000) rappresenta un programma esclusivo fornito dal gruppo Editoriale Giunti Organizzazioni Speciali che consente una diagnosi organizzativa accurata e ancorata ad un modello teorico di rilevanza internazionale. Lo strumento che il Programma di Ricerca OCS utilizza è un questionario che indaga la percezione che le singole persone hanno dell’organizzazione presso cui lavorano e del loro ruolo all’interno di essa. Non cerca di indagare l’individuo nella sua sfera personale, bensì come parte di un gruppo di lavoro, all’interno di un contesto lavorativo e organizzativo specifico. Gli obiettivi generali del progetto sono: - ottenere una fotografia aggiornata e accurata dell’organizzazione, individuando i suoi punti di forza e i suoi aspetti critici; - approfondire il punto di vista del personale, dal momento che l’analisi del clima organizzativo è oggettiva ma soggettiva; - capire quali sono gli aspetti su cui intervenire per migliorare la qualità del lavoro e della vita lavorativa per poter mettere in atto delle azioni di miglioramento non piovute dall’alto, ma basate sulle reali esigenze emerse.